Rinnovabili • celle solari organiche stampate

Nuovo record d’efficienza per le celle solari organiche stampate

La società greca OET ha raggiunto il valore di resa più alto per una cella fotovoltaica organica a singola giunzione basata su un unico polimero stampato

celle solari organiche stampate

 

 

Arriva dalla Grecia il nuovo record per le celle solari organiche stampate

(Rinnovabili.it) – I sistemi di stampa hanno rivoluzionato la tecnologia solare ampliando il range di applicazioni finali e tagliando i costi produttivi. Ma la strada da percorrere verso il prodotto perfetto è ancora lunga. Questa tecnica di fabbricazione si presta soprattutto per il fotovoltaico organico, all’interno del quale i tradizionali semiconduttori inorganici sono sostituiti da pigmenti vegetali o inchiostri polimerici a base di carbonio. La flessibilità dei substrati impiegati e la sottigliezza dei dispositivi li rendo ideali per la produzione roll-to-roll. L’inconveniente? Le celle solari organiche stampate hanno ancora efficienze di conversione molto basse.

Ad alzare l’asticella in Europa è il team di Ricerca e Sviluppo della greca OET, acronimo di Organic Electronic Technologies. I tecnici dell’azienda hanno raggiunto il nuovo record mondiale per una cella fotovoltaica organica a singola giunzione basata su un unico polimero stampato, ossia 7,4 per cento (il  laboratorio di nanotecnologie LTFN dell’Università Aristotele di Salonicco ha certificato in modo indipendente il valore raggiunto).

 

La percentuale è piccola ma rimane interessante per una serie di applicazioni specifiche come luci, display, elettronica indossabile e biosensori. O come il lettino solare presentato allo scorso Expo Nanotexnology 2018 di Salonicco.

 

sdraio solare

 

Ovviamente l’obiettivo della società è di continuare a migliorare il prodotto: secondo la tabella di marcia pubblicata dalla stessa OET, le celle solari organiche stampate dovrebbero superare il 9 per cento d’efficienza per il 2021. Nella nota stampa che accompagna l’annuncio del record, il ceo di OET, Vasilis Matsko, sottolinea come il nuovo risultato sostenga “gli sforzi per la produzione in serie di pannelli OPV (Organic PhotoVoltaic) fino a 1.000.000 m2 l’anno, con la realizzazione di vari progetti pilota dimostrativi nel 2021”.

L’innovazione è supportata da differenti progetti di ricerca a cui la società greca ha preso parte, sia a lievello nazionale che europeo: come l’EU FP7 Project Smartonics e Project Gladiator, e i progetti finanziati dal programma H2020 come Factory of the Future, Project SmartLine (www.smartline-project.eu) e il progetto UE H2020 CORNET (www.cornet-project.eu).

 

>>Leggi anche Stampa e incolla: installare il fotovoltaico diventa facile<<

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.