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MIT: pronto il decreto per finanziare le ciclovie turistiche

Il ministro dei trasporti  Toninelli predispone il provvedimento che assegnerà oltre 361 milioni alla rete di infrastrutture che uniscono mobilità dolce e turismo sostenibile

ciclovie turistiche
 

Attesi gli studi di fattibilità regionali sulla rete di ciclovie turistiche

(Rinnovabili.it) – Oltre 361 milioni di euro da assegnare a circa 5000 chilometri ciclabili, dal Veneto alla Sardegna. Queste le risorse stanziate per il nuovo sistema nazionale di ciclovie turistiche, una rete di percorsi in grado di unire mobilità dolce a turismo sostenibile. Il lavoro era già iniziato sotto l’egida dell’ex Ministro dei trasporti Graziano Delrio, con una serie di protocolli di Intesa con le principali Regioni e l’assegnazione dei primi fondi. La palla passa oggi a Danilo Toninelli, nuovo responsabile del dicastero Infrastrutture e Trasporti, a cui spetta il compito, in collaborazione con il ministro della Cultura Alberto Bonisoli, di disciplinare la ripartizione delle risorse. La bozza del decreto è già pronta, fa sapere il MIT: il testo individua i criteri di assegnazione dei fondi e norma progettazione e realizzazione delle opere. Un tavolo di lavoro permanente monitorerà i progressi, verificando il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissi.

 

I progetti del nuovo sistema nazionale ciclovie turistiche che riceveranno i finanziamenti a oggi sono in tutto sei: i quattro percorsi individuati dalla Stabilità 2016 – Ciclovia del Sole, Ven-To, Acquedotto Pugliese e Grab – e i sei approvati con la Stabilità 2017 – Ciclovia del Garda, Ciclovia della Magna Grecia, Ciclovia della Sardegna, Ciclovia Trieste/Lignano Sabbiadoro/Venezia, Ciclovia Tirrenica e Ciclovia Adriatica. Si tratta di opere in parte già realizzate che dovranno essere completate e migliorate attraverso standard comuni in fatto di accessibilità, sicurezza e qualità.

 

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Per l’assegnazione dei 361 milioni (la cifra è leggermente inferiore da quella annunciata a suo tempo da Delrio) si attende l’invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità. In base ai protocolli stipulati, infatti, per ogni ciclovia il soggetto capofila (l’amministrazione regionale o provinciale) ha il compito di coordinare i lavori degli enti coinvolti ed elaborare la relazione di fattibilità tecnica ed economica, indicando le priorità.

Requisiti essenziali per i progetti: dovranno essere redatti sulla base del rapporto costo/benefici, della maggiore e immediata fruibilità e dell’intermodalità con le altre reti di trasporto.

“Si tratta di un importante investimento per il destino economico di tante aree del Paese – spiega il Ministero dei Trasporti in una nota stampa – finalmente si punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante, sulla mobilità sostenibile e in particolare la ciclabilità e su una forma di fruizione turistica del territorio che porterà certamente posti di lavoro e opportunità economiche per i territori attraversati dalle ciclovie”.