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Perché investire sul kit solare termico

Perché investire sul kit solare termico

 

Cosa si intende esattamente quando si parla di installare un nuovo kit solare termico e quanto effettivamente si guadagna scegliendo questa soluzione tecnologia come sistema di riscaldamento?

Oggi giorno l’evoluzione tecnologica ci permette di sfruttare appieno l’energia solare, risorsa alternativa che dovrebbe essere pienamente privilegiata nel futuro energetico del Pianeta. Questa fonte, infatti, è inesauribile, almeno rispetto alle aspettative temporali dell’uomo, ed è abbastanza potente da soddisfare potenzialmente l’intero fabbisogno energetico mondiale. Una delle soluzioni solari più diffuse a livello mondiale e in Italia è rappresentata dai kit solari termici realizzati su piccola scala.

 

I pannelli solari termici possono essere installati in qualunque tipo di immobile, ottenendo risparmi sull’impiego dell’energia e, dunque, sulla bolletta familiare o aziendale. In generale, questo tipo di pannelli solari è impiegato principalmente per riscaldare l’acqua sanitaria della casa: negli impianti più comuni, il sistema può fornire calore raggiungendo anche i 60°C.

Questa fonte rinnovabile di energia è dunque una valida sostituzione degli scaldabagni elettrici e delle tradizionali caldaie a gas. È anche possibile utilizzare i pannelli solari per il riscaldamento domestico. In generale, i pannelli solari termici possono coprire il 20-30% del fabbisogno energetico invernale, sempre se l’edificio è ben isolato e l’impianto della casa è a bassa temperatura.

Dunque, perché preferire i pannelli solari termici ad altre opzioni di riscaldamento domestico? In primo luogo, perché scegliere di utilizzare l’energia solare significa tutelare l’ambiente, poiché, quella ricavata dal sole è un’energia rinnovabile, pulita e sostenibile.

Inoltre, con l’installazione nella propria abitazione dei pannelli solari termici, si può beneficiare di alcuni vantaggi economici: in primis, questi apparecchi hanno una resa massima con una minima manutenzione. In più, le disposizioni di legge attualmente in vigore consentono, per gli edifici esistenti, di usufruire di una detrazione Irpef sulla spesa sostenuta, garantendo così un ritorno economico dell’investimento quantificabile in circa 5 – 6 anni.

 

Questo tipo di incentivo è stato introdotto per la prima volta con la Finanziaria 2007 (legge 296/2006) e rinnovata di anno in anno con una serie di provvedimenti normativi. Oggi questo tipo di interventi gode dell’ecobonus del 65% per le spese di riqualificazione energetica.

In alternativa gli utenti possono accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0. In questo modo l’investimento iniziale dovuto all’installazione di pannelli solari ha un ritorno economico che permette di ammortizzare la spesa in un periodo di tempo accettabile. Ad esempio, una famiglia con il consumo medio di una comune utenza può benissimo coprire le spese iniziali dell’installazione degli impianti in 5-10 anni, a seconda della posizione dell’immobile.

A questo punto, sorge spontanea la domanda: qual è il miglior pannello solare che si può installare nella propria abitazione? Ma, prima di rispondere a questo tipo di quesito, è bene valutare attentamente le specifiche tecniche che rendono i diversi pannelli solari termici differenti nelle prestazioni e nei costi. Inoltre, per scegliere anche la tipologia migliore da installare, è consigliabile valutare la propria tipologia di abitazione ed il fabbisogno della famiglia, che è diverso in base alle proprie esigenze.

La cosa più importante da tenere a mente è, dunque, il fatto che il kit solare termico viene installato nella propria abitazione principalmente per riscaldare l’acqua sanitaria, senza alcun consumo energetico. Tuttavia è anche opportuno sottolineare che il sistema non può (ancora) fornire tutta l’energia necessaria e, per questo motivo, è importante scegliere la tipologia di pannello solare termico più idoneo alle proprie esigenze.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.