Istituita dalle Nazioni Unite nel 1974 la Giornata vede i Paesi di tutto il mondo impegnati in iniziative a sostegno del nostro patrimonio ambientale: campagne di pulizia collettiva, sensibilizzazione nelle Università, nei supermercati e nello sport
Iniziative in ogni parte del Pianeta in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2018 per contrastare gli 8 milioni di rifiuti plastici che vengono riversati in mare ogni anno
(Rinnovabili.it) – La plastica che inquina i nostri mari sarà la sfida del Secolo ed è ad essa che è dedicata la Giornata mondiale dell’Ambiente 2018 (Word Environment Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1974 e che ogni 5 giugno vede i Paesi di tutto il mondo attivi in iniziative a sostegno del nostro patrimonio ambientale. Quest’anno toccherà all’India ospitare le celebrazioni ufficiali: un Paese in cui anno vengono prodotti 5,6 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ma in cui la coscienza ambientale sta cominciando a prendere piede. Lo slogan della giornata di oggi è “Beat plastic pollution. If you can’t reuse it, refuse it”, ossia Sconfiggi l’inquinamento da plastica. Se non puoi riusarlo, rifiutalo. L’obiettivo sarà dunque quello di sensibilizzare le persone all’uso e alla ricerca di materiali alternativi e più ecologici rispetto alla plastica monouso. La giornata si celebra anche sui Social network con le tante iniziative di sensibilizzazione che si possono trovare con gli Hashtag #BeatPlasticPollution, #WorldEnvironmentDay, #GiornataMondialeAmbiente, dove ci si potrà mettere alla prova divertendosi e condividendo la propria iniziativa sostenibile!
Show how your actions are helping to #BeatPlasticPollution for #WorldEnvironmentDay – post a selfie with your sustainable switch and tag 3 friends – TAG, you're it! pic.twitter.com/I6cunCEFyN
— UN Environment Programme (@UNEP) June 5, 2018
A lanciare l’allarme, ancora una volta, è il programma per l’Ambiente dell’Onu (Unep) secondo cui ogni anno ben 8milioni di rifiuti plastici vengono riversati in mare, per un totale di 13 milioni di plastica. Da qui nasce l’esigenza di ripensare il nostro rapporto con la plastica usa e getta. Un esempio? Ogni minuto nel mondo vengono acquistate un milione di bottigliette di plastica, la maggior parte delle quali poi non viene riciclata. “Il problema sta nel modo in cui consumiamo e smaltiamo la plastica. In India oggi, il 45% delle materie plastiche prodotte è monouso. Questo è un grosso problema”, ha dichiarato Shri Raghavendra Rao, del ministero indiano delle sostanze chimiche e dei fertilizzanti. Intanto l’arte diventa strumento di sensibilizzazione per questa Giornata Mondiale dell’Ambiente 2018: il centro congressi di Vigyan Bhavan a Delhi ospiterà per cinque giorni una mostra sul tema della plastica e sulle sue applicazioni in settori come l’industria alimentare, l’edilizia e la medicina e sulle sue alternative. Tra le iniziative indiane c’è anche la pulizia di oltre 500 siti storici, tra cui il celebre Taj Mahal che sta soffrendo a causa dell’inquinamento di vario tipo.
Nello Stato indiano dell’Andhra Pradesh il governo, gli agricoltori, il programma per l’Ambiente dell’Onu (Unep) e i grandi investitori come BNP Paribas si stanno unendo per rendere l’agricoltura più sostenibile. Erik Solheim, direttore esecutivo dell’Unep, ha fatto visita alla regione in vista della Giornata Mondiale dell’Ambiente.
E nel resto del mondo? Vediamo alcune delle iniziative più belle. A Times Square, nel cuore di New York, attraversata quotidianamente da oltre 300mila persone, i maxi schermi proietteranno video sul tema #BeatPlasticPollution.
Il 27 maggio un gruppo di persone ha nuotato attraverso il lago di Ginevra (lago di Lemano) per sensibilizzare sull’inquinamento plastico. Tra di loro c’erano anche volontari dell’ONU e il Comitato olimpico internazionale, portando con sé palloncini che simboleggiavano il peso dei rifiuti di plastica prodotti a persona in diversi paesi europei. Diverse dozzine di volontari nel frattempo hanno recuperato e ordinato 70 kg di rifiuti di plastica dal letto e dalla riva del lago a Losanna. Il Ministero federale dell’ambiente della Nigeria ha sviluppato una strategia nazionale per l’eliminazione progressiva delle materie plastiche e si sta impegnando in un programma di riciclo della plastica e nella costruzione di impianti di smaltimento. “Allo stato attuale, un totale di otto impianti sono già stati completati e consegnati agli Stati, mentre altri 18 sono in varie fasi di completamento”, ha detto il ministro dell’Ambiente nigeriano. Gli studenti della Tongji University di Shanghai hanno realizzato sculture in plastica monouso per porre l’accento sull’inquinamento plastico, mentre il Comitato Olimpico Internazionale ha avviato una partnership con l’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, per rendere ancora più sostenibili a livello ambientale sette sport olimpici. Triathlon, vela, hockey sul ghiaccio, surf, atletica, golf e rugby si sono impegnati a ridurre l’uso di plastica.
Anche l’Italia prende parte ai festeggiamenti per la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2018, considerando che “il 96% dei rifiuti galleggianti nei nostri mari è plastica. Una densità pari a 58 rifiuti per ogni chilometro quadrato di mare con punte di 62 nel mar Tirreno”, come spiegato dal report di Legambiente, Goletta verde. Per il Mar Mediterraneo si parla di “almeno 250 miliardi di frammenti di plastica”.
EcorNaturaSì, l’ azienda leader nella distribuzione di prodotti biologici in collaborazione con Legambiente ha deciso a partire da oggi di far trovare ai propri clienti ben 100mila sacchetti riutilizzabili nel reparto ortofrutta dei suoi punti vendita. Una iniziativa volta a ridurre l’uso del sacchetto monouso e che va in controtendenza rispetto quanto stabilito dal Ministero della Salute, che ha concesso che i clienti portino i sacchetti da casa, ma rigorosamente monouso. Il messaggio lanciato, fanno sapere i promotori dell’iniziativa, vuole essere la risposta ad una paradossale situazione legata ai sacchetti oggi: il crollo delle vendite dello sfuso e un’impennata degli acquisti di ortofrutta fresca confezionata. ”Il tema imballaggi a questo proposito diventa cruciale. Nei nostri negozi abbiamo iniziato con i sacchetti riciclabili e compostabili molti anni fa ma reputiamo che, se la possibilità di riciclo è un buon punto, ancora migliore e a minor impatto ambientale è il riutilizzo dell’imballaggio tal quale, ha spiegato Fabio Brescacin, presidente di EcornaturaSì. “Per questo introduciamo questi sacchetti che sono un minimo, ma a nostro avviso significativo contributo, anche culturale, per ridurre il pesantissimo impatto ambientale che fa soffrire la nostra amata Terra. E in futuro abbiamo in programma di affiancare a questi sacchetti anche quelli in cotone riutilizzabili”.
Il WWF ha rinnovato la sua collaborazione con Auchan Retail Italia, lanciando anche quest’anno la sua shopper “limited edition” disegnata dall’artista Willow, al secolo Filippo Bruno, mentre ALDI, la multinazionale attiva nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, ha lanciato il progetto di sensibilizzazione alla tutela ambientale “Io RICICLO!” che invita i clienti a rispettare pratiche responsabili di recupero e riciclo delle confezioni. L’Ispra ha presentato oggi i primi risultati del progetto Indicit, in cui le tartarughe marine Caretta Caretta diventano indicatori ambientali per monitorare la quantità e la dinamica della distribuzione delle plastiche nel Mediterraneo. Dopo un anno di analisi su 611 tartarughe è emerso che il 53% degli esemplari presentava plastica ingerita. Lo scorso anno invece, l’Ispra ha portato avanti il progetto DE FISH GEAR per rimuovere le plastiche in mare in collaborazione con i pescatori veneziani.