“MSC Crociere rispetta i mari in cui naviga e fa viaggiare i passeggeri riducendo al minimo gli impatti sull’ambiente marino” Questa è l’intrigante affermazione che la più dinamica tra le società armatrici di navi da crociera nazionali espone sul suo sito istituzionale. Ci è sembrato da subito un approccio interessante, forse abituati ad immaginare questi immensi bastimenti come il prototipo del turismo di massa con devastanti e inevitabili impatti sull’ambiente. Naturale, quindi, che la nostra sensibilità a queste tematiche ci abbia spinto ad approfondire la questione intervistando l’ing. Francesco Balbi, il responsabile dello sviluppo delle tecnologie green adottate a bordo delle navi.
*_Mauro Spagnolo: Quale filosofia green avete posto alla base di queste originali scelte?_*
Francesco Balbi: MSC è particolarmente attenta alla cura ed alla tutela dell’ambiente principalmente per due motivi: il primo nasce dalla necessità “morale” di mantenere un ambiente integro e di fare il possibile per conservarlo al meglio, il secondo lo definirei una necessità commerciale: l’ambiente naturale è il contesto su cui si basa interamente la nostra attività e fino a quando ci saranno mari ed atmosfera non inquinati le nostre navi potranno continuare ad offrire crociere e dare ai passeggeri questa opportunità.
*_MS: Quella del rispetto ambientale è diventata una sorta di mission per la vostra azienda…_*
FB: Le ripeto: il mare è il nostro mondo. Noi lavoriamo sul mare e responsabilmente facciamo del nostro meglio per tenerlo quanto più pulito possibile e garantire continuità alla nostra attività.
*_MS: In che cosa una nave MSC crociere si differenzia da un’altra nave convenzionale?_*
FB: Innanzi tutto le nostre navi posseggono tutte le certificazioni disponibili dal punto di vista della tutela ambientale. Certificazioni che riguardano le emissioni in atmosfera, le emissioni in mare, il risparmio energetico, il trattamento dei liquami organici ed il riciclo dei rifiuti solidi. Pensi che ci riferiamo anche a norme che riguardano la sicurezza e la protezione dei lavoratori per quanto riguarda il sistema di gestione della catena alimentare.
FB: Certamente. Diciamo che l’attenzione alla tutela ambientale inizia proprio dalle modalità di rifornimento degli alimenti e di smaltimento dei rifiuti di quelle che sono, in realtà, vere e proprie piccole città galleggianti. In tutte le nostre navi attuiamo delle avanzate procedure di riciclo dei rifiuti solidi e credo che in questo settore siamo davvero una realtà di eccellenza mondiale. In pratica il rifiuto viene trattato iniziando dalle cabine dove avviene la raccolta differenziata con la separazione in tipologie. Dopodiché i rifiuti vengono convogliati nelle nostre aree di stoccaggio dove subiscono il trattamento: tutto quello che possiamo riciclare viene riciclato. Le faccio un esempio: abbiamo un accordo con il CIAL, il Consorzio Imballaggi in Alluminio, grazie al quale tutti i residui in alluminio prodotti a bordo delle nostre navi vengono compattati, pressati e consegnati a ditte appaltatrici del consorzio, per il loro riciclo. Quest’anno, ad esempio, abbiamo smaltito circa 48 tonnellate di alluminio, di cui solo 22 tonnellate in Italia e 26 all’estero. E le garantisco che un tale quantitativo e notevolissimo, visto che l’allumino è riciclabile al 100%. Stessa cosa possiamo dire a proposito delle 75 tonnellate di olio esausto di cucina che viene raccolto e riciclato per produrre, ad esempio, biodiesel o tanti altri derivati. Tutto questo per noi genera grande soddisfazione.
*_MS: Quante persone trasportate in una nave?_*
FB: Sono moltissime. Calcoli che sulla classe Fantasia le persone a bordo sono tra le 3 alle 4 mila.
*_MS: Per numeri così importanti potremo parlare di piccoli impatti urbani. Ad esempio avete mai calcolato quanti rifiuti solidi produce mediamente una persona imbarcata sulle vostre navi?_*
FB: Sì. Ogni persona produce mediamente 2.5 chilogrammi di rifiuti solidi al giorno.
*_MS: E di tutto questo nulla finisce in mare?_*
FB: Assolutamente no. Nessun residuo viene gettato in mare in quanto abbiamo in dotazione apparecchiature come trituratori, compattatori, presse. L’organico viene macinato e successivamente trattato con essiccazione. Inoltre abbiamo inceneritori, di ultima generazione, che ci consentono di incenerire i residui alimentari, senza produrre sostanze tossiche, ottenendo ceneri atossiche.
*_MS: Atossiche? Avete dei dati sulle emissioni provenienti dagli inceneritori?_*
FB: Gli inceneritori mettono fumi che sono controllati e certificati per quel che riguarda le emissioni di ossidi di azoto e zolfo. Tutti i gas di emissione prodotti dagli inceneritori di bordo rientrano nei limiti stabiliti dalle leggi e sono continuamente monitorati e certificati.
*_MS: E per quanto riguarda le emissioni dovute ai motori di trazione?_*
FB: I nostri motori propulsivi sono molto avanzati e rispettano le normative internazionali. Essi hanno inoltre la capacità di bruciare combustibile a basso tenore di zolfo, secondo le ultime direttive, e sono dotati di un sistema che consente loro di “lavorare” sempre allo stato ottimale, cioè senza spreco di combustibile.
*_MS: Parliamo dei liquami organici, come vengono trattati?_*
FB: Per quanto riguarda le acque reflue sulle nostre navi abbiamo un sistema che viene chiamato AWWT, Advance Waste Water Treatment, che in pratica consente il trattamento biologico di tutte le acque reflue, sia quelle grigie che quelle nere, ottenendo come risultato un’acqua praticamente potabile. Pensi che ci viene fornita una certificazione che ci consentirebbe lo scarico delle acque addirittura all’interno del porto.
*_MS: Infine parliamo di risparmio energetico. Immagino che una città galleggiante delle dimensioni di una delle vostre navi abbia dei carichi elettrici notevolissimi. Avete anche in questo settore una vostra strategia green?_*
FB: Innanzitutto, per farle capire le esigenze energetiche di una nave in navigazione o in porto, parliamo di 10 / 12 megawatt. Per quanto riguarda il risparmio di energia vengono utilizzate tecnologie innovative partendo dall’interno delle cabine dove è istallato un sistema automatico che rileva quando la cabina è vuota e di conseguenza automaticamente vengono disattivate tutte le utenze dimenticate accese. Lo stesso sistema consente anche di monitorare l’aria condizionata: ad esempio se il passeggero dimentica aperto il balcone, questo sistema fa in modo che l’aria condizionata venga spenta automaticamente. In tutte le aree pubbliche, poi, vengono utilizzati i LED come sistema di illuminazione ad alta efficienza.
*_MS: Avete fatto una stima sulla percentuale di risparmio che avete ottenuto rispetto ad una nave convenzionale di pari dimensioni? Insomma, queste metodiche appena descritte quanto fanno risparmiare?_*
FB: Dalle nostre stime una nave MSC, rispetto ad una convenzionale, risparmia circa il 25% di energia. Vorrei inoltre segnalare anche il risparmio energetico dovuto all’ottimizzazione del trattamento dello scafo. Utilizziamo una vernice fluoro polimerica che viene applicata sulla chiglia, completamente atossica, e che consente che non si venga a formare la vegetazione sotto gli scafi, garantendo la massima fluidità all’avanzamento in mare.
*_MS: Tutto questo a bordo. E nei vostri uffici?_*
FB: Sulla base della nostra strategia sul rispetto ambientale, tutte le metodiche che vengono applicate sulle navi della nostra flotta sono applicate anche agli uffici di terra. Cerchiamo inoltre di responsabilizzare su queste tematiche il personale, imbarcato e non, attraverso periodici training mirati a sensibilizzare tutti, a prescindere dal ruolo e la responsabilità, nella convinzione che ognuno, nel suo piccolo, può fare tanto.