Catturare il sole e trasformarlo in energia. Abituando i più piccoli a vivere parte della loro giornata in contesti a basso impatto ambientale, con una riduzione del consumo energetico – e dei costi di gestione – che si traduce in vera e propria educazione ambientale. E farlo subito. È questo l’obiettivo del progetto della scuola primaria Longhena di Bologna – di proprietà del Comune – all’insegna del motto “Prendiamo il sole per i nostri bambini”, un’idea portata avanti dai genitori stessi degli alunni: installare a proprie spese sul tetto un impianto con potenza compresa tra i 14 e i 19 kWp che se avviato entro la fine dell’anno potrà fruire degli incentivi statali e generare un contributo di 0,44 euro per ogni kWh prodotto (garantito da un contratto ventennale con il Gestore dei Servizi Energetici).
Dal punto di vista delle cifre, il progetto prevede un utile che varia a seconda della potenza installata tra 7.400 e 10.000 euro all’anno. Tradotto, in vent’anni equivale a 148mila/200mila euro di contributo per la scuola (da destinare esclusivamente a scopi didattici). E grazie all’opzione “scambio sul posto”, i promotori prevedono un risparmio sulla bolletta pagata dal Comune tra 3mila e 4mila euro all’anno.
Formalmente, dovrà ora essere individuato un percorso amministrativo ad hoc per concretizzare l’iniziativa dei genitori. Proprietario dell’impianto fotovoltaico sarà comunque il Comune di Bologna.
Per contattare il gruppo di lavoro sul progetto “Prendiamo il sole per i nostri bambini”: patriziacalanchinimonti@gmail.com.