Sono i risultato di una ricerca condotta dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense sulle abitudini alimentari degli americani
Tra 2007 e 2014, i consumatori americani hanno sprecato circa 150mila tonnellate di cibo al giorno
(Rinnovabili.it) – Ancora dati sconfortanti sul fronte dello spreco di cibo. Gli americani gettano quasi mezzo chilo di cibo a persona ogni giorno. E le persone che hanno una dieta ricca di frutta e verdura sprecano per la maggior parte questi due alimenti. Si tratta di circa 150mila tonnellate di cibo sprecato ogni giorno, un terzo delle calorie che ogni giorno assume un americano medio. Al primo posto nella classifica degli sprechi ci sono frutta e verdura, seguiti dai latticini e dalla carne. Uno spreco che ha conseguenze anche per l’ambiente perché significa consumare ettari di terreno, usare pesticida, sprecare acqua. Per non parlare dell’impatto che ha l’uso delle discariche con il conseguente rilascio di metano, un gas serra potentissimo.
Questi allarmanti risultati sono il frutto della ricerca condotta dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense che ha analizzato dati sul cibo dal 2014 ad oggi, pubblicandoli su Plos One. Secondo Lisa Jahns, nutrizionista presso il Dipartimento americano di Agricoltura, “dobbiamo fare lo sforzo di aumentare la qualità del cibo come di ridurre il suo spreco”. Per questo lo studio si concentra anche sull’educazione dei consumatori a conservare meglio frutta e verdura. La strada da questo punto di vista è ancora lunga se si considera che i grandi produttori di cibo sono i primi a non mettere in atto misure efficaci. In un report del Center for Biological Diversity, si evidenzia come solo quattro tra le dieci più grandi catene alimentari negli Stati Uniti abbiano delle regole specifiche sul tema. Walmart è stata la prima azienda che ha messo in campo chiari sforzi per ridurre i rifiuti alimentari, come la standardizzazione dei dati sulle etichette e una campagna di sensibilizzazione per i consumatori. Mentre Aldi è stata l’unica azienda che non ha mai pubblicato alcun dato riguardo programmi di riciclo del cibo, come il compostaggio o programmi per il riutilizzo di prodotti alimentari invenduti come mangime per gli animali o altri usi industriali.