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Nuova sede Schüco: l’architettura al servizio dell’ambiente

E’ appena stato inaugurato a Padova il quartier generale di Schüco Italia, un edificio energeticamente autonomo che rappresenta un vero e proprio messaggio di riqualificazione architettonica intelligente

Era un edificio vecchio, inquinante ed energivoro. Una di quelle costruzioni in cui il potenziale era ben nascosto sotto decenni di utilizzo convenzionale come magazzino, che però Schüco Italia ha saputo trasformare radicalmente. Una trasformazione, quella della nuova sede della società che ha traslocato dallo scorso 4 maggio nella città di Padova, sostenuta da una idea di recupero industriale del tutto innovativa. Comunicare l’efficienza energetica sul campo, con sistemi e tecnologie istallati direttamente nel complesso dell’edificio dando vita a uno spazio che comunica con l’esterno trasferendo conoscenza. Il messaggio del nuovo headquarter Schüco Italia, infatti, è tutt’altro che banale e va diritto al punto: recuperare, risparmiare e soprattutto investire nelle tecnologie verdi, non solo come importante biglietto da visita aziendale, ma soprattutto come messaggio al territorio. Riparte da una riqualificazione intelligente, nel cuore della zona industriale di Padova, il nuovo capitolo della storia verde dell’azienda che ha mosso il primo passo nel recupero edilizio del futuro. Ora la nuova sede Schüco Italia si è trasformata in un edificio che, grazie alle ridotte emissioni inquinanti e alla limitata richiesta di energia, ha ottenuto la “CLASSE A” nella certificazione energetica. Il passato è ormai un ricordo: l’edificio oggi ha un fabbisogno energetico, invernale ed estivo, inferiore del 50% rispetto alle condizioni dello stabile preesistente, risparmiando circa 440.000 kWh annui, con un taglio annuale di 170 tonnellate di CO2.
Una scelta, quella di non costruire ex novo un edificio ma di puntare tutto sulla alla riqualificazione di un complesso industriale degli anni ’90, che è stata in controtendenza rispetto alle strategie aziendali a cui il nostro paese è abituato. Due anni di lavoro per trasformare il vecchio edificio, dal maggio 2008 al maggio di quest’anno: un tempo decisamente contenuto a giudicare dalla qualità e dalla quantità degli interventi fatti. Ventiquattro mesi in cui sono stati istallati un sistema di Solar Cooling, una pompa di calore con 7 sonde geotermiche e un impianto fotovoltaico posizionato sul tetto.

Tutto ruota attorno a un vero e proprio cuore verde, uno spazio-giardino ricavato tra il vecchio capannone e un nuovo volume, nato per ospitare l’area per le attività direzionali, espositive e congressuali. Un ponte tra il vecchio e il nuovo modo di concepire la riqualificazione industriale tanto che, pur mantenendo la struttura originale, il vecchio edificio è stato completamente riconfigurato non solo in corrispondenza dell’area per gli uffici, ma anche nella copertura che riveste interamente l’involucro.
Il luogo in cui lavora il team Schüco Italia ha l’ambizione di diventare un esempio virtuoso di massimizzazione del comfort abitativo e del risparmio energetico. Ne è convinto il Direttore Generale Roberto Brovazzo che si augura che la nuova sede di Padova sia “un luogo in cui tutto il team si senta a proprio agio e respiri la consapevolezza di appartenere a un’azienda che svolge un ruolo importante, in cui visitatori, clienti e fornitori possano immediatamente percepire la qualità di ciò che noi cerchiamo di fare ogni giorno”. Un edificio che si ispira all’autosufficienza degli esseri viventi, regolandosi in maniera autonoma, quasi fosse una biomacchina, adeguando le proprie necessità energetiche ai fabbisogni reali e controllando la quantità di luce che penetra dalle finestre grazie a sensori e centraline metereologiche.

Le soluzioni che Schüco ha voluto impiegare in quest’opera rappresentano un vero e proprio manifesto della filosofia Energy² _risparmiare energia, produrre energia,_ che da anni accompagna la ricerca e sviluppo dell’azienda. Per cancellare gli enormi sprechi del passato il punto principale da cui l’azienda è voluta ripartire è stato innanzitutto _risparmiare energia._ E per centrare l’obiettivo di portare ai massimi livelli il risparmio energetico della struttura sono state diverse le soluzioni implementate nel nuovo quartier generale di Padova. In primo luogo è stato montato un nastro vetrato orizzontale sui fronti est e sud costituito da una facciata modulare a montanti e traversi Schüco, dove sono stati posizionati diversi elementi apribili e un sistema di schermatura dai raggi solari ad alta efficienza energetica, con pannelli fotovoltaici e moduli decentralizzati per la climatizzazione interna. Per l’involucro esterno della reception, della sala riunioni e dello showroom è stata scelta una lunga facciata ad altezza variabile, realizzata sempre attraverso un sistema di montanti e traversi Schüco che è stata poi montata con elementi fotovoltaici a film sottile anche in un’altra area dell’edificio. Una facciata doppia con fotovoltaico integrato per rispondere alla necessità di contenere i consumi e massimizzare la produzione diretta di energia. Una _produzione di energia_ che continua anche all’interno dell’edificio. Nessun problema per il condizionamento dello stabile nei mesi più caldi. Nella nuova sede Schüco Italia è stato istallato un sistema di Solar Cooling, composto da un gruppo frigorifero alimentato anche dall’acqua calda prodotta da collettori solari a elevata efficienza. L’assenza di componenti meccaniche in movimento, fatta eccezione per tre piccole pompe di circolazione, rende il sistema molto silenzioso e affidabile. Una pompa del vuoto mantiene la depressione necessaria al corretto funzionamento dell’assorbitore e si attiva saltuariamente in orari programmabili. Il calore dei collettori è trasferito all’accumulo caldo da una stazione di scambio per grandi impianti che ne riscalda in modo indipendente la parte superiore ed inferiore, favorendo la stratificazione. Un sistema di back-up fornisce poi il calore per alimentare il ciclo in assenza di sole.

Completando il menù energetico dell’edificio una pompa di calore che con 7 sonde geotermiche raggiunge una profondità di 80 metri e un impianto fotovoltaico posizionato sul tetto per una potenza totale installata di 600 kWp, capace di soddisfare il fabbisogno energetico dell’intero stabile con una produzione di circa 690.000 kWh l’anno. L’impianto fotovoltaico interamente _made in Schuco_ installato sul tetto è stato realizzato da 3570 pannelli, per una superficie complessiva di 4550 mq. L’installazione di pannelli di tipo monocristallino con tre modelli di celle differenti e due taglie, di potenze da 165 Wp e 170 Wp, consente di valutare e confrontare nel tempo le prestazioni dei vari tipi di moduli. Un ulteriore sistema di controllo consente di monitorare in tempo reale i principali parametri elettrici e prestazionali mentre un secondo sistema di gestione ed elaborazione dati consente di far dialogare fra loro le varie apparecchiature come gli inverter. Ogni inverter è dotato di tre inseguitori MPP separati, che garantiscono un’elevata sicurezza d’uso e un controllo istante per istante del sistema, ai fini di raggiungere il massimo rendimento. Nessun timore di non riuscire a riscaldare completamente l’edificio in inverno grazie all’impianto geotermico con pompa di calore. La pompa di calore Schüco ha una potenzialità di 17kW, ed è supportata da un sistema solare termico composto da 4 collettori solari termici, specifici per questo tipo di applicazioni che, lavorando a bassa temperatura, soffrono maggiormente di formazione di condensa. Ad impianto fermo o nel periodo estivo, i collettori solari termici sono utilizzati per trasferire parte del loro calore alle sonde, rigenerandole, e quindi al suolo stesso.
Tutto in perfetto equilibrio. Quello della sintesi tra risparmio energetico e produzione da fonti pulite attraverso un’attenta progettazione che ha saputo traghettare un vecchio edificio industriale, simbolo dell’inefficienza energetica, in una nuova era che rende la riqualificazione architettonica un esercizio “verde” di stile.