La compagnia statunitense Boeing ha annunciato un accordo con Air China e PetroChina per utilizzare i biocarburanti nel trasporto aereo. Entro l’anno il primo volo “pulito”
(Rinnovabili.it) – La Cina apre le porte dell’aviazione civile ai biocarburanti. Durante una cerimonia a margine del _U.S.-China Strategic and Economic Dialogue meeting,_ il gigante USA Boeing ha annunciato l’accordo con la compagnia Air China e la major del petrolio PetroChina che fornirà le riserve di biofuel ricavato dalla jatropha per alimentare il primo volo pulito della storia cinese. Al Bryant, vice-presidente del _Research and technology department della Boeing in Cina,_ ha comunicato ai giornalisti che il nuovo biocarburante potrebbe essere commercializzato su larga scala in 3-5 anni. “Crediamo che in questo periodo di tempo potremo già vedere impiegato una parte di questo biofuel nell’aviazione commerciale, ma ancora c’è tanto da fare – ha spiegato – Abbiamo dimostrato che può essere utilizzato, ora è solo una questione di incrementare la produzione per renderla commercialmente valida”.
Gli Stati Uniti, infatti, hanno già effettuato con successo quattro voli di prova alimentati da biocarburanti e Bryant ha sottolineato come ormai la Cina sia diventata il centro di sviluppo per l’utilizzo dei biofuel per il trasporto aereo perché le autorità di questo Paese “hanno preso le decisioni in maniera molto rapida”. Utilizzare biofuel come carburante per gli aerei potrebbe consentire alla Cina di tagliare drasticamente le sue emissioni dal momento che la nazione ha già ha fissato al 2020 l’obiettivo di sostituire il 15% dei consumi totali di diesel e carburanti convenzionali con biofuel. L’aviazione è comunque uno dei settori più inquinati per il gigante cinese, e, a livello mondiale, il comparto è responsabile di circa il 2% delle emissioni totali di gas serra, anche se che il settore vorrebbe diventare “carbon neutral” con l’utilizzo di carburanti alternativi entro il 2050.
La Cina sta portando avanti diversi progetti pilota di produzione di combustibile da etanolo in alcune aziende nella regione centrale e a nordest, ma le autorità cinesi sono state caute a causa delle preoccupazioni per la sicurezza alimentare e la possibile ricaduta sul prezzo del grano. Dopo aver bandito l’uso del mais e dell’olio commestibile nel 2006 e aver sospeso nel 2007 tutte le nuove licenze per i progetti di bioetanolo, la Cina ora si sta concentrando sulle varianti di nuova generazione prodotte da rifiuti agricoli, cellulosa e piante oleose come la jatropha.