Fuori dal glifosato entro tre anni. La posizione della Francia è stata ribadita ieri sera dal presidente Macron con un tweet che ha fatto infuriare il sindacato degli agricoltori
La Francia ribadisce la volontà di uscire dal glifosato in 3 anni
(Rinnovabili.it) – Con un tweet lanciato nella serata di ieri, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che il paese si dissocerà dall’Unione Europea per quanto riguarda l’uscita dal glifosato. Parigi, ha detto Macron, vuole mandare in pensione l’erbicida più diffuso al mondo prima dei cinque anni su cui ieri hanno trovato un accordo 18 stati membri su 28.
I governi dell’Unione hanno trovato ieri pomeriggio, dopo varie riunioni senza esito, una maggioranza qualificata in seno al comitato fitosanitario permanente, composto da tecnici che esprimono la posizione degli stati. Nonostante le tensioni legate alla potenziale cancerogenicità del glifosato, il sostegno della Germania alla proposta di Bruxelles – con qualche piccolo emendamento – ha spostato un ago della bilancia che fino a pochi giorni fa rimaneva in perfetto equilibrio.
J’ai demandé au gouvernement de prendre les dispositions nécessaires pour que l’utilisation du glyphosate soit interdite en France dès que des alternatives auront été trouvées, et au plus tard dans 3 ans. #MakeOurPlanetGreatAgain
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) 27 novembre 2017
Forte di questo mandato, il 15 dicembre, data di scadenza dell’autorizzazione, la Commissione Europea potrà rinnovarla per un lustro. I grandi paesi rimasti contrari alla proposta fino all’ultimo sono Francia e Italia, ma Parigi è l’unica ad averne fatto un tema di comunicazione istituzionale ai massimi livelli. Addirittura si è scomodato il presidente per dire che il suo governo punta a vietare l’erbicida entro massimo 3 anni: «Ho chiesto al governo di prendere le misure necessarie perché l’utilizzo del glifosato sia vietato in Francia non appena saranno individuate alternative, e al più tardi entro 3 anni», è il testo del tweet di Macron.
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Ma la battaglia si preannuncia aspra: il sindacato degli agricoltori (FNSEA) è sulle posizioni della Monsanto, e sottolinea che «questa scadenza politica non è al passo con i tempi della ricerca scientifica, e questa decisione arriva dopo mesi di incertezza, esitazioni, posizioni ideologiche, lasciando gli agricoltori francesi ed europei con il fiato sospeso».
Dall’altra parte, le associazioni ambientaliste si dividono tra il supporto alla decisione di Macron e la critica per quello che può essere visto comunque come un rinnovo dell’autorizzazione, anche se per tre anni. Le indicazioni dell’iniziativa dei cittadini europei (ICE) erano infatti diverse: 1,4 milioni di firme supportavano la richiesta di bandire il glifosato subito, ma l’Unione Europea e gli stati membri l’hanno sostanzialmente ignorata.