Quando si aggiornano i modelli di calcolo con le ultime evidenze scientifiche, i danni economici del climate change sull'agricoltura aumentano vorticosamente
Il vero costo sociale della CO2 in agricoltura
(Rinnovabili.it) – Riprendete in mano penne, fogli e calcolatrici: i calcoli sui danni economici del cambiamento climatico sono tutti da rifare. I dati utilizzati per calcolare l’effetto che l’aumento dell’anidride carbonica ha sull’economia globale e in particolare per il comparto agricolo, si sono basati fino a oggi su modelli scientifici obsoleti, che hanno portato a sottovalutare profondamente le conseguenze.
A lanciare l’allarme sono gli scienziati dell’Università della California di Davis e della Purdue University. In un nuovo lavoro, pubblicato su Nature Communications, i ricercatori mostrano quali siano le pecche dei precedenti sistemi di calcolo e aggiornano i dati. Il risultato non è affatto positivo. Dopo gli “aggiustamenti”, il costo sociale della CO2 nel settore agricolo è molto più alto del previsto, quasi il doppio di quanto stimato sino a oggi.
Per questo comparto, nell’analisi costi-benefici dei progetti, si calcola attualmente un costo sociale della CO2 di 8,60 dollari per tonnellata di carbonio emessa. In realtà, spiegano i ricercatori, il vero valore si aggira tra i 14,80 e i 19,70 dollari. Come è possibile un errore così grossolano? Semplice, il modello impiegato per i calcoli si basa su dati molto vecchi (Fund model).
“Gli studi di base risalgono a pubblicazioni degli anni ’90, ma la scienza impiegata è quella degli anni ’80”, spiega Thomas Hertel, professore di economia agricola alla Purdue. Scienza che allora era abbastanza “ottimista sui benefici per l’agricoltura derivanti dall’aumento delle temperature”. La nuova analisi mostra invece che il cambiamento climatico ha un effetto complessivo nettamente negativo sul settore e che ogni tonnellata di CO2 emessa attualmente causa fino a $ 8,50 in costi in più rispetto al previsto per l’agricoltura.
“I primi studi tendevano a dimostrare come gli effetti di temperature più calde non fossero molto severi e che alla fine sarebbero stati più che compensati dagli benefici apportati dalle maggiori concentrazioni di anidride carbonica”, ha aggiunto Frances Moore, autore principale dello studio. Ma negli ultimi decenni, man mano che si è compreso il meccanismo con cui cambiamenti climatici possono influire sui raccolti, la scienza ha acquisito nuovi dati e informazioni.
Il nuovo lavoro ha anche rilevato che un aumento della temperatura di 2 ° Celsius (rispetto ai livelli preindustriali) causerebbe perdite economiche di circa il 3% del valore corrente complessivo dei settori agricoli in Cina e nell’Africa subsahariana, dell’11 % in America centrale, del 9% in Medio Oriente, e del 2% negli Stati Uniti e in Europa.