L’Autorità per l’energia presenta al Parlamento la Relazione annuale. Tra le proposte quella di trasformare gli oneri generali in prestazione parafiscale
Le proposte AEEGSI per l’energia italiana
(Rinnovabili.it) – Mantenere le impostazioni attuali del “central dispatch” italiano, qualificare maggiormente la concorrenza nel mercato energetico al dettaglio, reinvestire ogni risorsa liberata dagli oneri di incentivazioni in scadenza, nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. Queste alcune delle raccomandazioni che emergono dalla Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività svolta, che l’Autorità per l’energia ha presentato ieri in Parlamento. Il documento propone un triplice “Quo Vadis?” per definire le prossime mosse del settore energetico, idrico e del teleriscaldamento: un “dove vanno e come vanno”, per usare le stesse parole dell’Authority, in cui si tenga conto dell’attuale trasformazione energetico-climatica in atto e delle sfide imposte dall’Unione Europea.
Ecco perché il capitolo dedicato all’energia non può che partire dalle considerazioni sul winter package, il pacchetto di misure europeo che definiranno l’orientamento comunitario nel post 2020 in ambito di fonti fossili e rinnovabili.
Quo vadis Energia?
Uno degli aspetti più temuti dall’AEEGSI è che l’armonizzazione dei mercati energetici, nelle modalità chieste da Bruxelles, possa appiattire i punti di forza nazionali. La risposta andrebbe cercata piuttosto in un processo di armonizzazione dal basso, lo stesso – spiega l’Authority nel report – che ha permesso all’Italia a partire dal 2015 di partecipare con successo al market coupling (“accoppiamento dei mercati”) giornaliero. Si tratta di meccanismo che assegna le capacità di interconnessione giornaliere tra Paesi confinanti fra loro. Per l’Italia questo significa tra Slovenia, Francia ed Austria.
Al momento di determinare il valore dell’energia elettrica nelle diverse zone europee di mercato coinvolte, il market coupling effettua l’allocazione della capacità di trasporto disponibile tra le stesse, per ottimizzare l’utilizzo dell’energia.
“Nel settore elettrico – continua la relazione – l’integrazione riguarderà, nei prossimi anni, anche le sessioni di mercato che si svolgono a ridosso del tempo reale, per le quali riteniamo importante salvaguardare per l’Italia l’attuale impostazione di dispacciamento centralizzato (central dispatch), più efficace per una gestione ottimale della crescente generazione da fonti rinnovabili”.
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Altro tema caldo riguarda il pagamento degli oneri generali di sistema, incentivi alle rinnovabili in primis.
Per l’AEEGSI è necessario riuscire a coniugare promozione della sostenibilità ambientale e promozione della sostenibilità economica dell’energia per sé. Come ? Ad esempio convertendo gli oneri generali in prestazione parafiscale imposta, sul modello del canone Rai. “Occorre – si legge nel documento – che gli oneri di incentivazione siano rimessi sotto controllo ed efficientati, cosa fatta in maniera timida nel passato, e che ogni risorsa liberata possa essere reinvestita nella frontiera di ricerca ed innovazione per le nuove tecnologie, al fine di abbassare i costi delle iniziative sostenibili”.