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Etanolo dalle bucce di patate, nuova tecnologia dagli USA

Più breve e più efficiente: la produzione di bioetanolo a partire dagli scarti delle patate ingrana la marcia

etanolo

 

Carburante dai rifiuti, la nuova chance delle bucce di patate

(Rinnovabili.it) – Un nuovo approccio per trasformare in maniera più efficiente gli scarti delle patate in etanolo. Lo studio è stato realizzato dai ricercatori del Penn State’s College of Agricultural Sciences, e il fatto stupisce poco considerato che la Pennsylvania ospita almeno una ventina di aziende che producono patatine in busta. L’innovativo processo potrebbe ridurre i costi di produzione per i biocarburanti e allo stesso tempo offrire ai produttori di patatine la possibilità di ricavare valore dagli scarti.

 

Utilizzando la purea di patate che rimane dopo la pelatura e i relativi residui, gli scienziati hanno innescato processi simultanei di saccarizzazione (in modo tale da trasformare i carboidrati complessi in zuccheri semplici) e fermentazione (con gli zuccheri convertiti in etanolo con lieviti o altri micro organismi all’interno di un bioreattore).

 

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L’elemento innovativo è la simultaneità dei processi. L’aggiunta di lieviti al bioreattore ha poi catalizzato la conversione degli scarti di patate in bioetanolo.

 

Il bioreattore era dotato di supporti in composti di plastica per incrementare la formazione di biofilm su cui immobilizzare celle microbiche. Sui biofilm, infatti, le celle microbiche sono abbondanti e più resistenti allo stress ambientale. Caratteristiche fondamentali, considerato che l’attività enzimatica richiede alte temperature. Nel giro di 72 ore, i ricercatori hanno raggiunto la concentrazione massima di etanolo di 37,92 grammi per litro. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su ScienceDirect.

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.