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Da 11 paesi Ue 112 miliardi l’anno in sussidi ai combustibili fossili

Undici paesi dell'UE, tra cui l'Italia, tra il 2014 e il 2016 hanno speso 112 miliardi di euro l'anno in sussidi ai combustibili fossili. Quasi la metà sono andati ai veicoli diesel

sussidi ai combustibili fossili

 

Ai veicoli diesel il 44% dei sussidi ai combustibili fossili

 

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea sta perdendo per strada i suoi obiettivi climatici, anche perché gli stati membri più importanti continuano a versare sussidi ai combustibili fossili che raggiungono cifre multimiliardarie. L’ultimo rapporto dell’Overseas Developement Institute (ODI), per la precisione, parla di oltre 112 miliardi di euro dilapidati da 11 stati membri ogni anno tra il 2014 e il 2016. A catalizzare la maggior parte di questi finanziamenti pubblici (si parla di 49 miliardi) è proprio il settore al centro di una pioggia di critiche da tempo, quello dei trasporti, in particolare dei veicoli diesel. La gran parte dei paesi su cui è stata svolta l’inchiesta hanno incoraggiato la produzione e l’utilizzo di questa tecnologia, nonostante gli effetti del gasolio sull’inquinamento atmosferico siano particolarmente dannosi per la salute, soprattutto dei bambini. Per molti anni, grazie anche alle politiche europee, i governi hanno avuto incentivi per dare priorità all’uso del diesel, poiché nel sistema di calcolo delle emissioni rappresentavano un sistema per rispettare gli obiettivi di riduzione.

In questo quadro, l’Italia ha erogato al settore dei trasporti 9 miliardi l’anno, con il 75% di fondi diretti ai veicoli a gasolio. Nonostante gli impegni per ridurre le quote destinate ai combustibili fossili, il nostro paese sta continuando a sussidiare petrolio, gas e carbone all’estero. In totale, Roma regala circa 18 miliardi di euro alla produzione e al consumo di energia sporca.

Un altra fetta importante delle sovvenzioni ai combustibili fossili degli 11 paesi coinvolti nella ricerca è dedicata al gas, considerato una tecnologia ponte tra il carbone e le energie rinnovabili, con il rischio però di rallentare la transizione energetica e favorire il business dell’industria. Al confronto, i sussidi ai veicoli elettrici girano intorno allo zero, secondo gli esperti dell’ODI.

 

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«Questo studio mostra come i governi continuino a sovvenzionare e finanziare una dipendenza da petrolio, gas e carbone – ha detto Shelagh Whitley, responsabile clima ed energia dell’ODI – alimentando pericolosi cambiamenti climatici e inquinamento atmosferico con i soldi dei contribuenti».

Il rapporto ha inoltre rilevato che nel periodo 2014-2016, la stessa UE ha destinato mediamente 4 miliardi di euro l’anno per le sovvenzioni ai combustibili fossili attraverso il suo bilancio, le banche, i fondi per lo sviluppo e le banche d’investimento. Il crescente sostegno al gas e la stabilità dei sussidi all’energia dal carbone sono considerati particolarmente preoccupanti dai ricercatori.

Secondo Wendel Trio, direttore di Climate Action Network Europe (CAN), ONG che ha contribuito al dossier, «l’Unione europea deve smettere di sovvenzionare combustibili fossili. Al contrario, le scarse risorse del bilancio e le banche europee di sviluppo e di investimento dovrebbero servire ad alimentare maggiori ambizioni climatiche, finanziando la transizione all’energia pulita e sostenibile».

 

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