E’ in fase di sviluppo un fondo di finanziamento per progetti a basso tenore di carbonio nei paesi poveri del Mediterraneo. Le prime stime prevedono una crescita fino a 200 milioni di euro
(Rinnovabili.it) – I protagonisti sono cinque grandi istituti bancari dell’area europea, il loro obiettivo è mettere a punto un sistema di sostegno allo sviluppo di progetti eco-friendly nel bacino mediterraneo. Nasce così, almeno su carta, l’idea del Mediterranean Carbon Fund (MCF), fondo d’investimento in cui parteciperanno attivamente CDC Climat (neofiliale della francese Caisse des Dépôts), l’Agence Française de Développement (ADF), PROPARCO, la Banca Europea degli Investimenti (BEI), Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Bankengruppe KfW.
L’iniziativa è stata avviata nell’ambito dell’ *Unione per il Mediterraneo* e servirà a fornire consulenza a livello nazionale e un aiuto finanziario ai progetti sviluppati nel Mediterraneo meridionale ed orientale, servendosi dei crediti di emissione generati nell’ambito del meccanismo di sviluppo pulito (CDM). In altre parole genererà compensazioni di carbonio fino al 2020 a partire da progetti inerenti a rinnovabili, efficienza energetica e gestione dei rifiuti.
Il Carbon Fund dovrebbe diventare operativo nel 2011. Le sue dimensioni rispecchiano la valutazione del volume dei crediti di carbonio che possono generare dai progetti CDM in paesi come la Giordania, e potrebbe raggiungere un totale di 200 milioni di euro nel 2020. Un meccanismo speciale di studi e assistenza tecnica andrà presto ad integrare il fondo, al fine di garantire il numero, il progresso e la qualità dei progetti.