Il Commissario Hedegaard in occasione della Conferenza di Varsavia spinge gli stati membri ad investire nella riduzione delle emissioni sottolineando come tali accorgimenti risulteanno un motore per l'economia e garantiranno un tornaconto per settori industriali e popolazione
(Rinnovabili.it) – In occasione della Conferenza di Varsavia Connie Hedegaard, Commissario europeo per l’Azione climatica, ha rilasciato un’importante dichiarazione. Facendo una panoramica sulle modalità con cui il Pianeta sta affrontando il cambiamento climatico e sui processi in atto per fermare l’innalzamento della temperatura globale il Commissario ha voluto soffermarsi su come il raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20 stia creando dei meccanismi di aspra competizione e su come, in effetti, il raggiungimento del target del 20%, insieme alla riduzione del prezzo del carbonio, si stiano dimostrando degli elementi di stimolo molto meno potenti rispetto a quanto sperato nel momento dell’approvazione del pacchetto.
Per la Hedegaard il target di riduzione del 30% è raggiungibile, con un costo di fattibilità stimato in 81 milioni di euro all’anno fino al 2020, 11 milioni superiore a quanto stimato per un target di riduzione del 20%. “Ma dobbiamo essere chiari: quando si parla di costi, non si intende denaro perso. Piuttosto, è il costo di un investimento che pagherà in dividendi – in termini di rafforzamento dell’innovazione e della competitività dell’Europa, della salvaguardia di posti di lavoro, riducendo la nostra bolletta energetica e rafforzando la sicurezza energetica, tagliando l’inquinamento atmosferico e i suoi costi”. Hedegaard ha informato che il potenziale di riduzione delle emissioni risulta maggiore per gli stati membri meno ricchi e raggiungibile soprattutto attraverso l’efficientamento energetico degli edifici.
“L’obiettivo a lungo termine dell’UE è quello di ridurre le nostre emissioni del 80-95% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050”, ha proseguito il Commissario sottolineando come questa sia una sfida per tutti gli Stati europei che avranno di fronte numerose opportunità suggerite anche dalla stessa Commissione che ha tra gli impegni futuri la redazione di un elenco di suggerimenti low carbon volti anche all’efficientamento energetico.
“Tutti i settori dovranno contribuire. Il settore elettrico presenta il maggior potenziale di de carbonizzazione […] Altri grandi settori emettitori come i trasporti, l’industria, l’agricoltura e le costruzioni dovranno fare la loro parte. Per l’agricoltura la sfida sarà quella di ridurre le emissioni pur continuando a soddisfare altri requisiti, compresa la produzione di alimenti e le esigenze legate alla bio-energia. Questo cambiamento dovrà anche tener conto del ruolo importante che i suoli svolgono per lo stoccaggio del carbonio che altrimenti andrebbe nell’atmosfera”.