I ministri Zypries e Hulot annunciano iniziative congiunte nel settore delle rinnovabili e della ricerca energetica: “Lavoreremo assieme in maniera ancora più stretta”
Prende forma l’Unione dell’energia con le prime aste rinnovabili comuni
(Rinnovabili.it) – L’asse franco tedesco si rinsalda sul fronte economico. Durante una riunione congiunta dei ministri, tenutasi in questi giorni a Parigi, i due Paesi hanno concordato una serie di azioni con cui allineare le rispettive politiche in materia di energia, digitalizzazione e startup. L’obiettivo? “Lavorare assieme in maniera ancora più stretta”, hanno spiegato il ministro tedesco all’energia, Brigitte Zypries, e quello francese per la Transizione ecologica, Nicolas Hulot, gettando le basi per i primi esperimenti di “condivisione energetica”.
Tra le principali iniziative concordate durante l’incontro c’è infatti una nuova strategia a due per portare avanti lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’innovazione in maniera “sincronizzata”.
Si inizierà con lo stabilire aste rinnovabili comuni, una misura che la Germania ha già sperimentato nel corso del 2016 con la Danimarca, e per la quale ha riservato un 5 per cento della nuova capacità rinnovabile annua installabile.
>>Leggi anche Rinnovabili: la Germania approva le aste transfrontaliere <<
Mercati aperti e comunicanti dunque che faranno da terreno di sperimentazione anche ad un progetto transfrontaliero dedicato all’integrazione della generazione distribuita delle fer nella rete elettrica. Come spiega Zypries: “Germania e Francia sono le due economie dell’Unione Europea più grandi e più strettamente interconnesse. Ciò crea un potere speciale che possiamo usare per i nostri popoli. Oggi abbiamo concordato durante diverse riunioni di lavorare ancora assieme in maniera ancora più stretta. Vogliamo, ad esempio, effettuare aste congiunte nel settore delle energie rinnovabili. Ho anche una volta messo in chiaro che Fessenheim dovrebbe essere la prima centrale nucleare ad essere dismessa nel quadro dell’iniziativa climatica francese”.
Le due nazioni hanno anche concordato di istituire un programma di borse di studio per sostenere la ricerca sull’energia e sul clima, come contributo pratico all’attuazione dell’accordo di Parigi. Con un budget di 45 milioni di euro, il programma finanzierà fino a 50 scienziati provenienti da tutto il mondo. Ventilata anche l’ipotesi di un fronte comune fra Parigi e Berlino nei confronto del Pacchetto invernale “Energia pulita per tutti” presentato dalla Commissione Europea.
>>Leggi anche Unione dell’Energia: quanto siamo lontani dalla meta?<<