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Parlamento Ue: necessario migliorare la direttiva sui rifiuti biodegradabili

Secondo Strasburgo la raccolta obbligatoria differenziata e il riciclaggio dei rifiuti organici dovrebbero essere gli elementi centrali della nuova normativa che la Commissione UE deve elaborare

(Rinnovabili.it) – Ogni anno tra i 118 e 138 milioni di tonnellate di rifiuti organici biodegradabili, di provenienza alimentare e da giardino, domestici e industriali, sono prodotti nell’Unione Europea. Un quantitativo importante che ha in sè la doppia possibilità di rivelarsi un problema in crescita o una proficua occasione. La piena attuazione della normativa vigente potrebbe, infatti, tradursi in benefici ambientali ed economici fino a 7 miliardi di euro se non fosse che, attualmente, non viene applicata in maniera sufficientemente adeguata da portare a tali risultati.
Per l’Europarlamento tutto dipende l’evoluzione legislativa del settore che a suo avviso necessita ora di direttiva specifica per il _bio-waste_. In una risoluzione elaborata da José Manuel Fernandes sul Green Paper della Commissione UE e adotta oggi dagli eurodeputati si esorta l’esecutivo a rivedere la legislazione vigente applicabile ai rifiuti organici, in vista dell’elaborazione di una proposta di direttiva specifica entro la fine del 2010. Quest’ultima dovrebbe includere la creazione di un sistema obbligatorio di raccolta differenziata per gli Stati membri, tranne quando si tratti dell’opzione appropriata dal punto di ambientale ed economico e una classificazione basata sulla qualità dei diversi tipi di compost ottenibili dall’organico.
Il Parlamento invita inoltre Bruxelles a fornire una quantificazione delle emissioni nel quadro del Piano Nazionale delle riduzioni di CO2 eq ottenute da riciclaggio e compostaggio del bio-waste. Infine, i deputati chiedono alla Commissione e agli Stati membri di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della riduzione dei rifiuti e nel riciclaggio, in particolare nelle scuole e negli istituti di istruzione superiore, incoraggiando e sostenendo la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica specificatamente al settore del biodegradabile.