Esistono le condizioni affinché nei prossimi cinque anni lo sfruttamento del calore della terra cresca in maniera importante, facendo registrare nel suo apporto alla produzione elettrica un incremento dell’80%
(Rinnovabili.it) – L’annuncio arriva dal GIA (Global Industry Analyst) che ha redatto un nuovo rapporto sull’andamento globale dei mercati dell’energia geotermica. Il panorama dei prossimi cinque anni per questa fonte rinnovabile appare roseo, anche per merito di una serie di fattori che, da qui al 2015 (anno ultimo delle valutazioni statistiche), spingeranno sul settore in termini di sviluppo tecnologico e nuovi finanziamenti.
La situazione globale, infatti, sta andando in contro a una riduzione dei carburanti tradizionali più veloce delle previsioni di qualche anno fa, mentre cresce di pari passo l’interesse nelle energie alternative. Su tutti ovviamente un ruolo predominante lo avranno i decisori politici, ma secondo l’analisi della GIA nei prossimi cinque anni il comparto geotermico, con riferimento alla sola produzione elettrica, ha tutto il potenziale di registrare un incremento di oltre l’80 per cento, passando dagli attuali 10 GW installati a circa 18,4 GW.
Come tecnologia ancora in fase nascente – spiega GIA – non esiste ancora un leader indiscusso in termini di soluzioni tecniche o di produzione; si può fare però una previsione delle aree che interesseranno maggiormente i futuri progetti: l’Anello di fuoco del Pacifico vanta il più alto potenziale di generazione elettrica da fonte geotermica, mentre gli Stati Uniti e l’America Latina seguono da vicino. Anche regioni come l’Oceania e il Corno d’Africa possiedono delle risorse importanti e tutt’ora sotto utilizzate.