Esiste una significativa correlazione negativa tra soddisfazione di vita e livelli di inquinamento da biossido di azoto
(Rinnovabili.it) – Respirare il biossido di azoto, un gas diffuso dai motori diesel e responsabile dell’inquinamento dell’aria nelle nostre città, è come perdere il lavoro, veder finire una relazione o assistere alla morte di un partner.
Ha le tinte del melodramma la nuova ricerca dell’Università di York, intitolata: “L’aria pulita può renderti felice?”, che esamina gli effetti del NO2 sulla loro soddisfazione di vita. Questo parametro è definibile come la valutazione cognitiva della propria vita nel suo complesso o meglio come la valutazione soggettiva della qualità della vita.
Lo studio ha trovato una «significativa correlazione negativa» tra la soddisfazione di vita e livelli di inquinanti che sono causa di problemi polmonari. Tali effetti, secondo i ricercatori, sono paragonabili a quelli che sopportiamo quando ci troviamo in balìa di eventi che sconvolgono la nostra vita.
>> Leggi anche: L’inquinamento uccide 200 volte più della guerra <<
Sarah J Knight e Peter Howley della York University hanno preso i dati sulla soddisfazione di vita dal British Household Panel Survey e dal UK Household Longitudinal Survey. Li hanno confrontati con campionamenti della qualità dell’aria effettuati dal Department for Environment, Food and Rural Affairs e hanno concluso che molte più persone sono esposte al biossido di azoto di quante siano alle prese con la disoccupazione o abbiano terminato una relazione. Così, Knight e Howley suggeriscono che i benefici per la società derivanti da una riduzione di tali emissioni sarebbero sostanziali.
I più alti livelli di biossido di azoto si misurano a Londra, mentre in alcune parti del sud-ovest dell’Inghilterra si respira l’aria migliore. La capitale è stata indicata come peggior hotspot per inquinamento da NO2 in Europa. Nel Regno Unito muoiono prematuramente circa 11.400 persone a causa del biossido di azoto. Il numero è in calo, ma l’UK è ancora il secondo paese europeo nella macabra classifica dopo l’Italia. Secondo i dati dell’International Council on Clean Transportation, pubblicati a gennaio, le auto diesel emettono fino a 10 volte più ossidi di azoto dei camion o degli autobus.