Oslo annuncia che scenderà ai livelli del 1990 già nel 2020. Tra i settori che più hanno contribuito emerge il boom della mobilità elettrica. Ma il paese resta dai suoi obiettivi originari, ben più ambiziosi
(Rinnovabili.it) – La Norvegia porterà le sue emissioni di gas serra ai livelli del 1990 nel giro di tre anni, in anticipo rispetto alle previsioni. La notizia è positiva solo a metà: Oslo resta comunque lontana da quelli che erano i suoi obiettivi originari, ben più ambiziosi. Anche il virtuoso paese scandinavo porta con sé le contraddizioni più evidenti che attanagliano le politiche climatiche della maggior parte degli Stati al mondo.
Da un lato le azioni significative in difesa del clima, tra cui la spinta consistente sulla mobilità elettrica, comparto che è alla base dei progressi raggiunti in questi ultimi anni nel taglio delle emissioni. Ma anche la decisione di stralciare gli investimenti nel carbone dal suo fondo sovrano, che vale 900 milioni di dollari ed è il più grande al mondo. Dall’altro lato, però, resta un’economia fortemente legata agli idrocarburi, come dimostrano le recenti aperture alle trivellazioni nell’Artico.
Il ministero delle Finanze norvegese ha annunciato che si aspetta di scendere entro il 2020 a un livello di 51,7 milioni di tonnellate di CO2, pari al quantitativo emesso nel 1990. Nel 2015 i gas serra del Paese si assestavano intorno ai 54 mln di t. Rispetto alle ultime proiezioni, il dato è di circa 5 mln di t più basso del previsto.
Ad ogni modo, la decrescita è ben distante dagli obiettivi promessi nell’ambito del summit di Copenhagen del 2009. In quella sede, Oslo si era impegnata a tagliare le emissioni di gas serra di almeno il 30% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990. La promessa conteneva una scappatoia già allora: era prevista la possibilità di far rientrare nel conteggio dei tagli gli aiuti alle nazioni in via di sviluppo per ridurre le loro emissioni. Aiuti copiosi – specie quelli contro la deforestazione in Brasile e Indonesia – che hanno permesso di non incidere troppo sul tessuto industriale in patria. In ogni caso, la Norvegia si è impegnata, nell’ambito dell’Accordo di Parigi, a tagliare le proprie emissioni di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, restando così in linea con gli obiettivi posti per i membri dell’Unione Europea.