Le stazioni di ricarica crescono del 27% (7.400 in tutto) e le auto elettriche e ibride plug-in del 29% (arrivando a 77mila unità)
(Rinnovabili.it) – La Germania continua a registrare passi avanti promettenti nel mercato della mobilità elettrica, ma resta ancora troppo distante dagli obiettivi ambiziosi che si è prefissata. La crescita degli EV e delle infrastrutture collegate è costante, benché non raggiunga gli ottimi risultati di altri paesi europei come la Norvegia, l’Austria e l’Olanda. Non va dimenticato che la penetrazione delle auto elettriche, per Berlino, è un tassello fondamentale della sua strategia di transizione energetica (Energiewende), accanto al taglio delle emissioni, il phase out del nucleare e la crescita delle energie rinnovabili. La Germania si è posta l’obiettivo di soddisfare l’80% del suo fabbisogno energetico tramite fonti rinnovabili entro il 2050, uscirà dal nucleare nel 2022 e sta potenziando l’eolico. Tuttavia, il settore dei trasporti è ancora in ritardo: le auto elettriche continuano a costituire infatti solo l’1,1% dei veicoli sulle strade nazionali.
Nel 2016, la Germania ha visto crescere del 27% le stazioni di ricarica sul territorio nazionale, portando il totale a poco più di 7.400 punti. Di quelli aggiunto l’anno scorso, solo una quota minima (circa 300) sono stazioni di ricarica veloce. Un aumento simile è stato registrato per il numero di nuove immatricolazioni di auto elettriche, che è salito del 29% negli ultimi mesi arrivando a circa 77mila unità. Se il balzo è consistente quando si considera che nel 2011 erano state appena 4mila, va anche ricordato che l’obiettivo fissato da Berlino per il 2014, ben 3 anni fa, era 100mila nuovi veicoli.
Per recuperare terreno, nell’aprile scorso Berlino aveva varato un ampio piano per la mobilità elettrica, fissando come nuovo obiettivo quello di un milione di veicoli entro il 2020. L’esecutivo di Angela Merkel aveva varato un pacchetto di incentivi all’acquisto di auto elettriche e ibride. Chi compra un veicolo 100% elettrico riceve uno sconto di 4 mila euro, che scendono a 3 mila per l’ibrido plug-in. I costi di queste misure sono sostenuti dalle casse pubbliche e dai produttori di auto in pari misura e, pescano da un fondo di 1 miliardo di euro stanziato da Berlino. Inoltre il governo ha esentato gli EV dal bollo per 10 anni.