Coprono 1/3 del nostro Pianeta e sono un alleato imprescindibile per raggiungere gli obiettivi sul clima: stoccano 300 milioni di tonnellate di CO2 e il 40% delle nostre emissioni di gas serra
(Rinnovabili.it) – «Foreste ed energia» è il tema della Giornata internazionale delle foreste che si festeggia oggi, 21 marzo. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto dal 2012 il primo giorno di primavera per celebrare e ricordare l’importanza del patrimonio boschivo mondiale. Foreste che coprono un terzo del nostro Pianeta e sono un alleato imprescindibile per raggiungere gli obiettivi sul clima, dal momento che stoccano 300 milioni di tonnellate di CO2 e il 40% delle nostre emissioni di gas serra a livello globale.
Ma le foreste, e quindi il legno, sono al centro dell’attenzione della Fao, l’Agenzia dell’Onu che organizza la Giornata, anche da un altro punto di vista. Se è vero che il legno è la principale fonte di energia per gran parte del genere umano, per la Fao è anche “l’energia del futuro” perché i residui del legno entrano nella catena di produzione dei biocarburanti per automobili e aerei. A livello globale, osserva la Fao, le foreste possiedono un contenuto energetico 10 volte maggiore del consumo di energia primaria annuale, dato che le rende una delle principali risorse rinnovabili per il soddisfacimento del fabbisogno mondiale di energia.
Una risorsa strategica anche per il clima. “Salvare le foreste vuol dire salvare il pianeta dai cambiamenti climatici”, sostiene il Wwf. Un obiettivo che rischia di entrare in aperto contrasto con lo sfruttamento del patrimonio boschivo mondiale per fini energetici, se viene a mancare un’adeguata gestione. E vale la pena ricordare che dal 2000 al 2013 è scomparso il 7% delle foreste vergini mondiali. “Il taglio illegale degli alberi sottrae almeno 10 miliardi a industria e proprietari forestali nel mondo, oltre a essere responsabile del 25% delle emissioni dei gas serra globali”, commenta Maria Cristina D’Orlando, presidente del Programma internazionale di valutazione degli schemi di certificazione forestale (Pfec).
“Quando distruggiamo le foreste intacchiamo il loro importante ruolo nel ciclo dell’acqua e nei sistemi idrogeologici, rafforziamo la portata e l’intensità delle alluvioni, dei dissesti idrogeologici, dei processi di desertificazione e dei periodi con forti siccità”, aggiunge ancora il Wwf. Ad ogni modo, il polmone della Terra è prezioso anche in ambito urbano: se strategicamente posizionati, ricorda la Fao, gli alberi possono aiutare ad abbassare le temperature cittadine di 2-8°C.