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La tramvia fa bene all’ambiente: a Firenze 1900 auto in meno

La tramvia ha modificato la mobilità a Firenze, con evidenti benefici per l’ambiente e la salute dei cittadini. E’ quanto risulta, in estrema sintesi, dall’indagine condotta dalla Regione Toscana insieme ai Comuni di Firenze e Scandicci su un campione di 1.800 cittadini residenti nell’area fiorentina.
Calcolando una media di 25mila viaggi al giorno (effettuati da un universo di circa 10mila persone che gravitano intorno alla linea Firenze-Scandicci), dal sondaggio emerge che il 23% dei viaggiatori prima della tramvia si muoveva con un mezzo privato (il 15,3% in auto e il 7,4% col motociclo): un dato che si traduce in 1.900 auto e 800 scooter che dall’avvio della tramvia non transitano più sulle strade cittadine.
Il 75% del campione intervistato, inoltre, dà un voto pari a 8 o superiore al nuovo mezzo di trasporto, mentre c’è anche un 6% che si dichiara poco soddisfatto.

«L’essere riusciti a togliere quasi 2.000 auto al giorno dalle strade fiorentine – sottolinea Luca Ceccobao, assessore regionale a trasporti e infrastrutture – è un risultato importante per la mobilità cittadina, per l’ambiente e per la salute delle persone. Basti pensare che in termini di Pm10 siamo di fronte ad una riduzione di circa 68 kg annui di emissioni per le auto e di circa 97 kg per i motocicli. Nel Quartiere 4, quello prevalentemente servito dalla tramvia fiorentina, queste cifre equivalgono ad una riduzione del 5% delle emissioni di Pm10. Considerando che una macchina compie un tragitto urbano di circa 15 km per coprire la tratta che oggi si può fare in tramvia, è evidente come il nuovo mezzo permetta un abbattimento di 460mila tonnellate di CO2 annue, un risultato importante per la nostra salute e per l’ambiente».

Identica soddisfazione da parte del sindaco di Scandicci Simone Gheri, secondo il quale «i dati confermano che la scelta della tramvia risulta strategica per il trasporto pubblico. Ora è assolutamente indispensabile procedere con la realizzazione delle altre linee per completare l’intero sistema tramviario metropolitano».

I risultati dell’indagine
L’indagine è stata eseguita su un campione di residenti, suddiviso per fasce di età: il 24% di età compresa tra i 14 e i 34 anni, il 43% tra i 35 e i 60 e il 33% oltre i 60 anni. Le interviste sono state effettuate a bordo della tramvia, nell’arco di quattro giorni feriali, due sabati e due domeniche, nelle fasce orarie 6,30-9,30; 9,30-12; 12-15; 15-17; 17-20; 20-22.
Entrando poi nel merito dei risultati dell’indagine emerge che oltre la metà (53,8%) dei passeggeri sono donne e la fascia più affezionata dei frequentatori parte dai 35 anni (44,1%). Anche i più anziani vi salgono volentieri, il 19,9% dei viagg iatori supera i sessant’anni, percentuale molto vicina a quella dei quattordici-ventiquattrenni (19,1%). I più ostici (16,9%) sono i venticinque-trentaquattrenni.
Il passeggero della tramvia è istruito, un quarto possiede un titolo universitario, il 40% almeno un diploma di scuola superiore. E’ gente che lavora (quasi il 48% sono dipendenti ed un 10% sono lavoratori autonomi), che usa la tramvia d’abitudine e fa in genere due viaggi, andata e ritorno: il 44% sale sul tram cinque giorni la settimana, il 22,4% da due a quattro. Solo per il 7% c’è l’emozione della prima volta.
Tanti i motivi che portanto all’utilizzo della tramvia: la maggioranza (31,4%) la utilizza per lavoro, il 23% per svago, oltre il 12% per visite ad amici e parenti, l’11,5% per commissioni ed acquisti, il 9,5% per motivi di studio, solo il 2,7% per motivi sanitari. A bordo ci sono studenti (17,4%), pensionati (16,5%), qualche disoccupato (3,3%) non molte casalinghe (2,9%) e quasi nessun commerciante, imprenditore o dirigente (1,9%).
La tramvia è scelta di preferenza per la velocità del mezzo e la certezza dei tempi di spostamenti (48,9%), per la comodità degli orari e la frequenza del mezzo (36,8%), per la difficoltà di utilizzo di altri mezzi (32,2%), ma anche per evitare problemi di parcheggio (25%).
Gli spostamenti con la tramvia si incentrano principalmente sulla direttrice Firenze e Scandicci (50,4%), soprattutto nel giorno feriale negli orari tipici di studio o di lavoro, ma anche nell’area interna al comune di Firenze (29,6%), da e verso le zone periferiche più prossime all’infrastruttura tramviaria. Il Comune di Firenze è origine o destinazione finale del 63,1% degli spostamenti mentre Scandicci si attesta al 27,9%.