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Revamping parchi eolici, la Puglia studia nuove norme

Capone: “Dobbiamo fare i conti con l'obsolescenza di parte degli impianti realizzati nel territorio". A breve un tavolo alla presenza dell'assessorato all'Ambiente per condividere il percorso normativo

Revamping parchi eolici, la Puglia studia nuove norme

 

(Rinnovabili.it) – La Puglia è pronta a studiare nuove norme ad hoc sul revamping dei parchi eolici. È quanto ha annunciato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, del corso convegno NextEnergia tenutosi qualche giorno fa a Bari.

 

L’evento è stato l’occasione per la Regione di mostrare gli ottimi risultati raggiunti in questi anni con le energie rinnovabili ed in particolare con l’eolico. È qui che si concentra il più alto numero di aerogeneratori d’Italia, 1.496 su un totale di 6.484. “La produzione pugliese – ha spiegato Capone – è pari al 28% dell’intera produzione eolica italiana”. Ma molti impianti risalgono agli inizi del 2000 e chiedono oggi un’accurata programmazione di interventi di rinnovamento; interventi necessari non solo per sostituire unità che hanno perso d’efficienza ma anche per aumentarne la potenza grazie a turbine tecnologicamente più avanzate e capaci di ridurre il costo del kWh.

 

Dobbiamo fare i conti con l’obsolescenza di parte degli impianti realizzati nel territorio: i risultati dell’analisi sulla vetustà degli impianti evidenziano che nel 2020 gli aerogeneratori con un’età superiore o pari a 15 anni saranno 476”, spiega l’assessore. Per far andare d’accordo economia del territorio e tutela ambientale, le operazioni richiedono un intervento normativo specifico su cui l’amministrazione pugliese non si farà trovare impreparata.  La regione intende convocare a breve – si parla già dal prossimo mese – un tavolo alla presenza dell’assessorato all’Ambiente e del Paesaggio, oltre che dello Sviluppo economico, “per condividere il percorso normativo“.

 

Sullo stesso fronte, alcuni operatori del settore si sono già organizzati. E2i Energie Speciali, Enel Green Power, E.On, ERG Renew, Falck Renewables e IVPC insieme a Legambiente ed Anci hanno lanciato nel 2015 anno la Carta del rinnovamento eolico sostenibile, documento che identifica regole operative, procedure e best practices per garantire efficacia e trasparenza nei progetti di revamping dei parchi esistenti. Il rinnovamento degli impianti più obsoleti apre le porte a diverse opportunità, sul versante tecnologico, occupazionale e anche del prezzo all’ingrosso dell’elettricità. Ma affinché i benefici riguardino anche l’ambiente, le operazioni devono essere attuate puntando all’integrazione ambientale e paesaggistica nei territori coinvolti.

 

E per fare questo, almeno in Puglia “occorrerà operare scelte in merito che dovranno contemperare le esigenze dello sviluppo economico con la tutela del paesaggio e tutto ciò – conclude Capone – non potrà che avvenire con uno specifico provvedimento legislativo“.