Bloccate le ultime 6 richieste pendenti grazie alla moratoria quinquennale sulle trivelle nell'Atlantico. L'area interessata dai permessi per le ispezioni era grande come Italia e Spagna insieme
(Rinnovabili.it) – Si allunga la lista dei provvedimenti a favore dell’ambiente presi all’ultimo minuto da Barack Obama. A pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump, il presidente uscente ha negato le ultime richieste pendenti relative a permessi di ispezioni marine con la tecnica dell’airgun nell’Atlantico. La decisione si va ad aggiungere a quella di bandire per sempre le trivellazioni nell’Artico, annunciata di recente insieme al Canada. Nonostante l’eredità ambientale di Obama sia più sporca di quanto mosse come questa lascino intendere, rappresenta comunque un ulteriore intoppo alle politiche a favore dei combustibili fossili che Trump ha più volte annunciato di voler mettere in campo.
Le richieste riguardavano, nello specifico, 6 istanze localizzate nelle Mid- and South Atlantic Planning Areas. Tramite l’Ufficio per la gestione dell’energia marina (BOEM), Obama ha bloccato tutto. La decisione, spiegano dal BOEM, è l’effetto di un precedente provvedimento del presidente, che ha vietato nuove trivellazioni in quelle aree dell’Atlantico per i prossimi 5 anni.
“Nel contesto attuale e in via precauzionale – motiva la direttrice del BOEM Abigail Ross Hopper – crediamo che il valore di ottenere informazioni geofisiche e geologiche da nuovi sondaggi con l’airgun nell’Atlantico non giustifichi i rischi potenziali derivanti dall’impatto acustico di quei sondaggi sulla vita marina”.
Appplaude soddisfatta Oceana, Ong che lotta per la difesa degli ecosistemi marini: “Le ispezioni con l’airgun, un processo estremamente forte e pericoloso usato per la ricerca di depositi di petrolio e gas molto al di sotto della superficie dell’oceano, era stata originariamente proposta per un’area grande il doppio della California, che si estendeva dal Delaware alla Florida”. Una superficie vasta quanto Italia e Spagna sommate.
L’airgun – letteralmente “pistola ad aria” – è una tecnica di ispezione dei fondali marini che prevede, ad intervalli molto ravvicinati fra loro, di sparare aria compressa nelle acque marine. Attraverso le onde riflesse è possibile estrarre dati sulla composizione del sottosuolo ma, di contro, il fortissimo rumore può provocare danni ed alterazioni comportamentali, talvolta letali, in specie marine assai diverse, in particolare per i cetacei, fino a centinaia di chilometri di distanza.