Tagliata del 98% l’imposta recentemente approvata sull’energia solare dei grandi impianti. Al via il sistema d’incentivi per sostenere l’energy storage domestico
(Rinnovabili.it) – Nel 2015 la Svezia ha promesso davanti all’assemblea generale dell’Onu, d’esser disposta ad abbandonare definitivamente l’energia fossile per assicurarsi un futuro a medio termine (entro il 2040) al 100% rinnovabile e sostenibile. La nazione genera già oggi il 66% della propria energia da fonti alternative, e lo scorso ha stanziato 546 milioni di dollari solo per incentivare ulteriormente lo sviluppo delle rinnovabili.
A distanza di soli dieci mesi da un’altra buona notizia, l’inaugurazione del primo impianto di produzione di energia dalle onde, il governo è pronto a imprimere una nuova accelerazione al settore delle green energy. L’idea è quella di tagliare la recente tassa introdotta sulla produzione degli impianti fotovoltaici. All’inizio di quest’anno, il governo di centro-sinistra aveva approvato una nuova imposta sulle centrali solari sopra i 255 kilowatt, che lasciava fuori ovviamente tutte le istallazioni domestiche. L’ondata di critiche da parte di ambientalisti ed opposizione ha portato però Stoccolma a tornare almeno in parte sui suoi passi, annunciando attraverso il ministero delle finanze, un taglio del 98 per cento della nuova gabella. “Questo – spiega il ministro delle Finanze Magdalena Andersson – permetterà investimenti rapidi (nel fotovoltaico), con l’intenzione a lungo termine di rimuovere completamente l’imposta”.
La decisione segue di poco l’annuncio di un’altra misura pro energia pulita: un nuovo schema tariffario per incentivare l’acquisto di sistemi d’accumulo domestici. I sussidi entreranno in vigore entro la fine di questo mese.
Il nuovo schema, che entrerà in vigore nel mese di novembre, e serviranno a coprire fino al 60 per cento dei costi di sistema per un massimo di 50.000 corone svedesi (5.600 dollari). Secondo i termini del regolamento, il finanziamento potrà andare a batterie, cavi, sistemi di controllo, hub energetici intelligenti e i relativi lavori d’istallazione in abitazioni ovviamente dotate di impianti solari. Andreas Gustafsson, responsabile del programma all’interno del Dipartimento Ricerca e Innovazione dell’Agenzia Svedese per l’Energia, ha spiegato a Renewable Energy World che lo “schema rappresenta un sistema di supporto complementare al regime di sostegno esistente per la produzione di solare fotovoltaico in Svezia. E’ un passo avanti, un importante passo verso la creazione di una smart grid distribuita basato intorno all’energia pulita e rinnovabile”.