E’ stata adottata con 32 voti a favore, 25 contrari e un’astensione la proposta dell’eurodeputato Martin Callanan in merito alla bozza legislativa che disciplina le emissioni dei veicoli commerciali leggeri
(Rinnovabili.it) – E’ arrivato anche i veicoli commerciali leggeri il momento di un restyling, non tanto nella forma quanto nella sostanza. In linea con la trasformazione lenta, seppur globale, della mobilità “privata” anche per i furgoni si chiede un cambiamento che li renda parte attiva nella lotta contro le emissioni climalteranti.
Per gli eurodeputati che si sono ritrovati a Strasburgo nel Comitato Ambiente l’indicazione da dare è chiara: i produttori dei veicoli in questione dovrebbero provvedere entro il 2020 ad introdurre veicoli sempre meno inquinanti, seppure chiudendo un occhio rispetto alle rigidità imposte al settore automobilistico lo scorso anno. La crisi che ha investito il comparto frena i parlamentari europei pronti dunque a valutare obiettivi leggermente più facili rispetto a quelli proposti precedementente dall’esecutivo UE e più clementi anche dal punto di vista delle multe imponibili ai trasgressori.
Una posizione avvallata dalla votazione, avvenuta oggi stesso in aula, con cui sono stati adottati degli emendamenti proposti dal deputato Martin Callanan. Trentadue voti a favore, 25 contrari ed un solo astenuto hanno approvato la relazione Callanan che raccomanda un target di riduzione per l’industria dei veicoli commerciali leggeri – ossia quelli che pesano sotto 2.610 kg – che si assesti sul limite 140g di CO2 per km entro il 2020. In pratica si tratta di 5 grammi in più rispetto al vincolo proposto dalla Commmissione Europea; la decisione è stata motivata principalmente dai lunghi cicli di produzione e dalla difficile situazione economica in cui versa il comparto.
I parlamentari hanno posto l’accento sui sistemi di incentivazione come i “super crediti” per i veicoli ad alta efficienza, necessari dal loro punto di vista ad incoraggiare i produttori verso gli obiettivi finali. Un incoraggiamento fatto anche di sanzioni inferiori, ridotte a 95 euro a veicolo per ogni grammo di CO2 oltre il limite entro il 2019 rispetto ai 120 euro proposti dalla Commissione. L’Europarlamento metterà al voto le proposte di voto nella plenaria di novembre, dopo l’approvazione del Consiglio.