L’industria eolica europea chiede a Bruxelles di incrementare il sostegno a ricerca e innovazione per sfidare la minaccia commerciale rappresentata da altre regioni del mondo
(Rinnovabili.it) – L’eolico europeo mostra di essere ancora un settore sano. Solo nel 2015, l’industria del vento si è aggiudicata quasi la metà (44%) di tutti i nuovi impianti energetici realizzati nei 28 Stati membri, con un volume in crescita del 6,3% rispetto al 2014. La costanza ha portato la sua capacità totale a quota 142 GW, pari all’11,4% dell’intero fabbisogno di energia elettrica in Europa.
Nonostante gli ottimi dati però, l’eolico europeo si trova ora a dover affrontare una sfida unica per il suo futuro. Le aziende europee si stanno vedendo togliere da sotto gli occhi la leadership conquistata in quarant’anni di duro impegno. L’aggressività commerciale e tecnologica dei nuovi mercati del vento, come quello cinese o statunitense, mette in ombra i progressi comunitari. Ecco perché, in un rapporto – presentato ieri alla Commissione europea da WindEurope (ex EWEA) e redatto da ETIPWind, la piattaforma europea per la tecnologica e l’innovazione nel settore – si sottolinea la necessità di un nuovo impulso ai settori della ricerca e innovazione nell’eolico.
Secondo gli autori “con l’aumento della concorrenza internazionale, mantenere la leadership tecnologica europea è fondamentale per preservare il nostro vantaggio competitivo nel settore”.
Il documento individua cinque priorità su cui intervenire in termini di miglioramenti tecnologici: le infrastrutture di rete e l’integrazione; il funzionamento e la manutenzione; l’industrializzazione di economie di scala e l’accelerazione dei tempi di produzione; la riduzione dei costi dell’eolico off-shore; lo studio delle tecnologie di prossima generazione. “Poiché la concorrenza tra i fornitori di tecnologia sta diventando sempre più feroce nei mercati sviluppati, quelli ad alta crescita si stanno muovendo nei Paesi in via di sviluppo e la leadership europea è sempre più messa in discussione, in particolare dai giocatori asiatici”, ha avvertito Aidan Cronin, Presidente di ETIPWind. “Loro stanno investendo ingenti somme nell’energia eolica e nella ricerca sul fronte dello stoccaggio e l’Europa ha bisogno di vincere questa sfida”.