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Mini grid e rinnovabili per rendere universale l’accesso all’energia

IRENA analizza i benefici delle mini reti alimentate a rinnovabili e gli strumenti normativi per facilitarne lo sviluppo

Mini grid e rinnovabili per rendere universale l’accesso all’energia

 

(Rinnovabili.it) – Fino a poco tempo, le piccole reti alimentate da fonti rinnovabili erano considerate solo come la soluzione energetica di base per singole abitazioni o piccole comunità rurali. Le recenti innovazioni tecnologiche stanno però cambiando questa percezione. Sempre più spesso, infatti, le mini grid offrono un mezzo per soddisfare le grandi esigenze elettriche o termiche, come quelle del comparto industriale.

 

Dal 1990 a oggi l’accesso all’energia è migliorato per quasi due miliardi di persone. Ma per un altro miliardo o anche più, la possibilità l’elettricità rimane ancora un miraggio e per un numero quasi uguale di persone, il rifornimento non è affidabile. Per ottenere l’accesso universale all’energia elettrica entro il 2030, spiega IRENA, l’agenzia internazionale per le energie rinnovabili, il ritmo di sviluppo energetico deve essere almeno il doppio e le stime suggeriscono che le soluzioni off-grid forniranno circa il 60 per cento di questo bisogno. Nel suo report ‘Innovation Outlook: Renewable Mini-grid’, l’agenzia rileva che l’innovazione tecnologica, accompagnata da nuovi modelli di business e di finanza, si tradurrà in una diminuzione del 60 per cento del costo di produzione dell’elettricità prodotta dalle mini reti nei prossimi 20 anni.

 

“Sempre più spesso, innovazioni tecnologiche per hardware e software trovano la loro strada verso la commercializzazione consentendo una distribuzione su larga scala delle mini grid rinnovabili”, spiega Francisco Boshell, analista presso il Centro Innovazione e le Tecnologie di IRENA a Bonn. “Stiamo assistendo a miglioramenti nella tecnologia produttiva, ma i veri cambiamenti che dobbiamo attenderci sono quelli nell’ambito delle tecnologie di comunicazione, controllo, e stoccaggio dell’energia”.

 

Ma i progressi della tecnologia possono essere sfruttati solo con le giuste politiche ed  incentivi ad hoc. Per facilitare il compito ai decisori politici, IRENA ha studiato le possibili misure normative di sostegno, suddividendole in tre categorie (primarie, secondarie e terziarie). Tutte sarebbero – si legge nel rapporto Policies and Regulations for Private Sector Mini-grids – in grado di incrementare l’adozione delle mini reti ma richiedono quasi obbligatoriamente il coinvolgimento anche del settore privato.