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Le pale delle turbine eoliche perdono peso

Il progetto europeo Walid si è prefisso di migliorare il design delle pale e i materiali impiegati per la loro fabbricazione, per renderle meno pesanti e più facilmente riciclabili

Le pale delle turbine eoliche perdono peso

 

(Rinnovabili.it) – Più grandi e potenti diventano gli aerogeneratori, maggiore è la necessità che trasporto, montaggio e smantellamento non rappresentino fatiche erculee. Ecco perché al Fraunhofer Institute alcuni ricercatori stanno lavorando sulla realizzazione di schiume termoplastiche altamente durevoli e composite che possano rendere le pale delle turbine eoliche più leggere e riciclabili. La corsa ai giganti del vento che compagnie come la Vestas e Siemens hanno intrapreso ormai da tempo, ha portato a lame eoliche lunghe anche 80 metri e un diametro del rotore di oltre 160 metri. Le esagerate dimensioni sono necessarie per massimizzare i rendimenti energetici. Ma dal momento che la lunghezza delle pale è limitata dal loro peso, è essenziale sviluppare sistemi leggeri che siano al tempo stesso dotati di alta resistenza.

 

All’interno del progetto europeo Walid, i chimici e ingegneri del Fraunhofer Institute stanno lavorando a stretto contatto con dieci partner scientifici e industriali al fine di migliorare il design delle pale e i materiali impiegati per la loro fabbricazione. L’obiettivo non è solo “mettere a dieta” la componentistica eolica, ma anche quello di aumentarne la durata di vita e, una volta arrivati alla fine, rendere semplice e veloce il processo di riciclo.

 

Attualmente la maggior parte delle pale sono assemblate a mano a partire da sistemi di resina termoindurente. Questi, tuttavia, non consentono la fusione, rendendo impraticabile il recupero dei materiali. Nella migliore delle ipotesi, rifiuti di plastica termoindurente sotto forma di granuli sono impiegati come materiale di riempimento in applicazioni secondarie. “Nel progetto Walid, stiamo perseguendo un design delle lame completamente nuovo”, afferma Florian Rapp, coordinatore del progetto, spiegando che le nuove materie plastiche fusibili potranno essere elaborate in modo efficiente all’interno di impianti di produzione automatizzati. Per il guscio esterno della pala, così come per i segmenti della struttura interna di supporto, gli scienziati utilizzano sandwich composti da schiume termoplastiche al carbonio e materie plastiche rinforzate con fibre di vetro. Questa combinazione migliora la resistenza meccanica, l’efficienza, la durata e la longevità del rotore.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.