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Dagli USA l’inverter per auto elettrica che non conosce rivali

Migliorano le tecnologie dell’auto elettrica grazie a nuovi materiali più leggeri, piccoli ma al tempo stesso molto efficienti

 

Dagli USA l’inverter per auto elettrica che non conosce rivali

 

(Rinnovabili.it) – Più piccolo, più leggero ma anche più efficiente. Il nuovo inverter creato dai ricercatori della North Carolina State University stupisce con prestazioni uniche che potrebbero migliorare ulteriormente l’autonomia dei veicoli elettrici.

 

I mezzi elettrici e quelli ibridi si basano sull’impiego di inverter per assicurare che abbastanza elettricità sia convogliata dalla batteria al motore durante il loro funzionamento. Questi elementi – che hanno il compito di trasformare la corrente continua in corrente alternata – sono per lo più realizzati con componenti a base di silicio. Ed è proprio lavorando sul materiale numero del dispositivo che i ricercatori del centro di ricerca FREEDM dell’ateneo sono stati in grado di incrementare le prestazioni dell’inverter. Il team ha concentrato gli sforzi sull’utilizzo del carburo di silicio, un composto a base di silicio e carbonio legati insieme per formare un materiale ceramico.

 

“Il nostro prototipo di inverter in carburo di silicio è in grado di trasferire il 99 per cento dell’energia al motore, che è di circa il due per cento superiore a quello che succede nei migliori inverter a base di silicio in condizioni normali”, spiega Iqbal Husain, direttore del Centro FREEDM. “Inoltre è più piccolo e più leggero rispetto agli omologhi in silicio, elemento che migliora ulteriormente l’autonomia dei veicoli elettrici“. Il nuovo inverter è in grado di trasmettere 12,1 kW di potenza per dm3, con l’obiettivo di raggiungere 13,4 kW / dm3 entro il 2020. A titolo di confronto, nel 2010 questo valore non era più alto di 4,1 kW / dm3.

 

La densità di potenza dei nuovi materiali ceramici consente agli ingegneri di rendere gli inverter e i loro componenti – come i condensatori e gli induttori – piccoli e leggeri. Inoltre, il design è più efficiente nel disperdere il calore rispetto alle versioni precedenti. “Gli inverter convenzionali sono probabilmente migliorate dal 2010, ma ancora nessun si è avvicinato ai 12,1 kW/dm3”, aggiunge Husain.