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La sicurezza energetica messa a rischio dal clima impazzito

Il nuovo rapporto del WEC lancia l’allarme: l'accelerazione del climate change potrebbe ave re un impatto distruttivo sui sistemi energetici di tutto il mondo

La sicurezza energetica messa a rischio dal clima impazzito

 

(Rinnovabili.it) – Le condizioni meteorologiche estreme mettono a rischio la sicurezza energetica e aumentano lo stress idrico mentre cresce di pari passo la minaccia della criminalità informatica. Queste le conclusioni del rapporto pubblicato ieri dal World Energy Council. Il documento, dal titolo “Diverse new risks to energy security demand smart response”, collega la crescente vulnerabilità del comparto direttamente agli effetti del Climate Change,

 

Alluvioni, siccità, tifoni e temperature estreme sono aumentati di quattro volte negli ultimi 30 anni, costituendo un serio pericolo per le infrastrutture energetiche. Senza contare che l’industria è la seconda dopo l’agricoltura ad essere connotata dal tasso idrico più elevato, con ben il 98% della produzione che dipende dalla disponibilità di acqua. E mentre la tecnologia digitale promette di trasformare le nostre reti in “sistemi energetici intelligenti“, la minaccia di attacchi informatici su questi sistemi è in aumento. Se è vero – spiega il rapporto – che la trasformazione dei mercati e dei modelli di business, guidata dai nuovi impegni politici sul clima, sta infondendo uno sforzo senza precedenti sul settore energetico, lo è anche che ancora non si è fatto abbastanza per la resilienza.

 

Con l’accelerazione dell’integrazione dei sistemi energetici, la resilienza non è rimettere in funzione le singole attività dopo un evento catastrofico. Quando parti interdipendenti di un sistema sono in black out, il sistema nel suo complesso è a rischio“, spiega Christoph Frei, segretario generale del World Energy Council. “I diversi rischi hanno ognuno un significato preciso e le priorità sono distinte a seconda delle regioni. Ma l’imperativo di far fronte a questi rischi è un potente catalizzatore per l’innovazione”. La relazione contiene sette raccomandazioni chiave per migliorare la stabilità in sistemi energetici, tra cui una maggiore differenziazione delle fonti di approvvigionamento, migliori regolamenti, una progettazione intelligente e ragionata e un’analisi più trasparente dei rischi da affrontare durante le decisioni di finanziamento.