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Usa, fracking e nuovi gasdotti inceneriscono l’accordo sul clima

Le 19 nuove pipeline progettate per sfruttare il bacino di shale gas dei monti Appalachi metteranno in circolazione altri 450 mln di metri cubi di gas al giorno

Il fracking Usa incenerisce l’accordo sul clima

 

(Rinnovabili.it) – Gli Stati Uniti falliranno clamorosamente gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni di CO2 su cui si sono impegnati sottoscrivendo l’accordo sul clima di Parigi se verranno realizzati 19 nuovi progetti di gasdotti già presentati. A lanciare l’allarme è Oil Change International insieme ad altre 11 organizzazioni ambientaliste, attraverso un dettagliato report pubblicato oggi. Puntano il dito contro il bacino dei monti Appalachi e i piani di sfruttamento del suo enorme potenziale energetico legato al fracking.

Così la lotta contro lo sfruttamento di shale gas sfodera un nuovo argomento, estremamente sensibile come lo sono tutte le grandi opere, che vanno a rinforzare quelli legati alla salute umana e alla nocività della fratturazione idraulica per l’ambiente con terremoti artificiali dagli effetti imponderabili, fenomeni di subsidenza e inquinamento delle falde acquifere.

 

Un argomento che si avvicina, e di molto, al “test sul clima” sponsorizzato a suo tempo dal ex candidato alla Casa Bianca Bernie Sanders: nessun progetto, sosteneva l’avversario di Hillary Clinton per la leadership dei Democratici, deve ricevere approvazione prima che si sia appurato che non danneggi il clima e non sia in contrasto con le politiche americane in materia. Motivazioni simili hanno spinto alcuni mesi fa il presidente Obama a negare il suo supporto per la controversa realizzazione della pipeline Keystone XL.

Nello specifico, il report di Oil Change International sostiene che lo sfruttamento dei gas di scisto della regione degli Appalachi (per cui sono necessari i 19 gasdotti in progetto) metterà in circolazione altri 450 mln di metri cubi di gas al giorno. La conseguenza è che ci saranno ripercussioni importanti sul mix energetico degli Usa, con l’elettricità generata dal gas naturale che supererà quella da fonti rinnovabili. Appoggiandosi alle proiezioni sul consumo di gas dell’EIA, gli ambientalisti sostengono che basteranno questi 19 progetti per aumentare le emissioni di CO2 americane tanto da far mancare gli obiettivi a medio e lungo termine, tra cui la riduzione delle emissioni dell’83% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2005.