In vista dell'incontro che vedrà riuniti i Ministri europei dell'Ambiente l'EWEA si dichiara a favore dell'aumento dell'indice di riduzione delle emissioni suggerendo che si passi dall'attuale 20 al 30% entro il 2012
(Rinnovabili.it) – In vista dell’incontro dei Ministri europei dell’Ambiente che si terrà nel pomeriggio a Lussemburgo l’EWEA ha voluto dichiararsi a favore dell’adozione di posizioni comuni per contrastare il cambiamento climatico A tal proposito ha suggerito l’aumento della percentuale di abbattimento delle emissioni nocive dal 20 al 30% entro il 2020, come proposto nel corso dell’estate anche da Francia, Germania e Gran Bretagna.
“La decisione di spostare l’obiettivo dal 20 al 30% non dovrebbe dipendere dallo stato dei negoziati internazionali sul clima, ma dagli interessi economici dell’Europa”, ha dichiarato Christian Kjaer, amministratore delegato dell’EWEA “Le imprese europee sono leader mondiali nelle tecnologie rispettose del clima, come l’energia eolica, ma rimarranno tali solo se l’Europa manterrà politiche climatiche ambiziose”.
“C’è un rischio reale che durante i negoziati per il clima non si registri alcun progresso, l’Europa rallenterà le sue ambizioni nei confronti per il clima incolpando gli altri per non aver adottato obiettivi di riduzione delle emissioni mentre i cinesi, gli americani e le altre nazioni sanno c’è un mercato globale dell’energia verde grande e crescente e sono sempre pronti a competere” ha commentato aggiungendo “Prima della crisi la Commissione Europea aveva annunciato che l’obiettivo dell’UE del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili e il -20% di CO2 avrebbe creato più di 900mila nuovi posti di lavoro. La crisi economica ha reso più facile soddisfare il calo delle emissioni di anidride carbonica ma attualmente è necessario aumentare questa riduzione del 20% per creare quei 900mila posti di lavoro green annunciati”.