Il suo nome si era già fatto sentire qualche anno fa, ora torna nuovamente sulle pagine di quotidiani e blog per il Premio come imprenditore etico all'Oslo Business for Peace Award. E’ Emily Cummins, la giovane promessa della progettazione sostenibile
(Rinnovabili.it) – Emily Cummins ha solo 23 anni e può già vantare una serie di riconoscimenti internazionali che la qualificano come giovane promessa della progettazione sostenibile da far invidia ai suoi coetanei. Sì perché questa studentessa della Leed University dopo esser stata nominata _Donna dell’Anno_ in Inghilterra e _Innovator of the Year_ e aver accumulato almeno altri dodici importanti riconoscimenti si è ora aggiudicata anche il Premio come imprenditore etico all’Oslo Business for Peace Award.
Il riconoscimento, consegnato da una giuria di premi Nobel a Oslo, è stato assegnato per l’ormai nota invenzione del primo frigorifero portatile a energia solare e rende la Cummins non solo la prima donna investita di questa onorificenza ma anche il primo cittadino europeo ad esserne vincitore.
D’altra parte il frigo solare non poteva lasciare insensibile la giuria, soprattutto considerando che i primi dispositivi sono già in uso in diversi paesi africani come la Namibia, Sud Africa, Botswana e Zimbabwe dove stanno aiutando con successo la gente del luogo a conservare il cibo più a lungo senza l’utilizzo di energia elettrica o gas. L’idea alla base dell’invenzione, ossia il processo di raffreddamento per evaporazione, in realtà non è di Emily ma l’economia del suo design rende comunque il frigo solare un prodotto eccellente. I materiali impiegati sono rigorosamente riciclati: 2 cilindri, il primo in alluminio e il secondo in plastica o legno sono posti uno nell’altro e tra loro è inserito del materiale organico, come sabbia o terra saturati con acqua. Sotto il sole il cilindro esterno si riscalda e fa evaporare l’acqua della sostanza organica, che a sua volta assorbe il calore dal cilindro interno raffreddandolo. E la temperatura arriva fino ai 6°C.