A Dusseldorf è stato presentato il rapporto sul ciclo di vita della plastica europea. Si ricicla oltre il 54%
(Rinnovabili.it) – Anche la plastica può essere verde se riciclata correttamente. In Europa nel 2009 sono stati recuperati 24,3 milioni di tonnellate di rifiuti plastici su 45 milioni prodotti, cioè il 54% del totale. Considerando solo il settore del packaging la percentuale sale al 60,7, di questa una parte viene riciclata (30,3%) mentre un’altra parte viene inviata nei termovalorizzatori per produrre energia (30,4%). Così la plastica che conclude il suo ciclo senza rinascere a nuova vita, in altri prodotti o sotto forma di energia, è meno della metà di quello introdotto sul mercato. Questi sono alcuni dati contenuti nel report “Plastics, the Facts 2010, an analysis of European plastics production, demand and recovery for 2009”:https://www.plasticseurope.org/documents/document/20101006091310-final_plasticsthefacts_28092010_lr.pdf , presentati durante la fiera “K’2010” di Dusseldorf. Il report è realizzato grazie alla collaborazione dell’intera filiera delle materie plastiche, con le associazioni PlasticsEurope (associazione dei produttori), EuPC (associazione dei trasformatori), EuPR (associazione dei riciclatori) ed EPRO (associazione delle organizzazioni per il riciclo e il recupero), e fornisce un quadro esaustivo della situazione europea. Un dato su tutti è la diminuzione della produzione mondiale di materiale plastica dovuta alla crisi economica, che però non ha visto una diminuzione del materiale riciclato. In alcuni paesi come Danimarca, Germania o Svizzera, si arriva addirittura a punte del 95%, grazie soprattutto ad eccellenti rendimenti di riciclo uniti ad alti livelli di recupero energetico. Quando queste due prerogative non ci sono la soluzione è la discarica: come succede nei casi meno virtuosi in cui la plastica non viene smaltita anche per l’80-90%. Questo testimonia quindi che se ben gestiti anche gli imballaggi, e più in generale i materiali, plastici possono essere compatibili con l’ambiente. Solo però se si fa crescere un’adeguata filiera industriale capace di riciclare (in altri prodotti) e recuperare (energia) la plastica.