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CoReVe-ANCI, nuovo slancio al riciclo del vetro

Solo nell’ultimo anno ha raggiunto il più che lusinghiero traguardo del recupero del 66% del materiale in commercio. La raccolta del vetro in Italia cresce a un ritmo sempre più sostenuto ma le sfide per il futuro sono ancora tante. Come racconta a Rinnovabili.it Enzo Cavalli, presidente del Consorzio Recupero Vetro che ha siglato un importante accordo con ANCI presentato oggi a Ecomondo

Dopo la firma dell’accordo con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, oggi il CoReVe presenta a Ecomondo i contenuti dell’accordo che avrà come obiettivo uniformare la raccolta su tutto il territorio nazionale e promuovere la cultura del riciclo del vetro a partire dai più piccoli. Un’occasione per analizzare soluzioni e prospettive di un settore che ha fatto registrare, negli ultimi anni, tassi di raccolta e riciclo sempre maggiori. Dati che abbiamo chiesto di commentare direttamente al presidente del Consorzio Recupero Vetro, Enzo Cavalli, che per Rinnovabili.it traccia un bilancio delle attività passate e future con un occhio attento alla promozione della cultura del riciclo che parte prima di tutto dai banchi di scuola.

*_Sofia Capone:_ Presidente oggi, nella cornice di Ecomondo, CoReVe presenta l’accordo che avete di recente sottoscritto con ANCI _Raccolta Consapevole, Vetro di qualità._ Quali sono gli obiettivi principali di questo accordo-quadro e in che modo avvierete la campagna con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani?*
*_Enzo Cavalli:_* L’obiettivo di questo accordo è regolamentare il rapporto tra CoReVe e i Comuni attraverso l’ANCI, una regolamentazione prima non possibile perché non avevamo nessun accordo con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Visto che in questo particolare momento la raccolta del vetro sta aumentando in misura significativa abbiamo deciso di avviare la collaborazione. Dobbiamo pensare a migliorare il riciclo perché, se è vero che sono aumentate le quantità, la qualità è invece diminuita. Perché l’obiettivo non è fare una grande raccolta, ma un grande riciclo. Portare avanti una raccolta “intelligente” significa scongiurare il rischio di mandare molti materiali in discarica e riciclare molto meno. Questa, in sintesi è la nostra priorità ad oggi ed è un percorso che stiamo cercando di realizzare con il grosso aiuto di ANCI che ha un grande influenza sui singoli Comuni. L’obiettivo, in particolare, è rivedere i singoli sistemi di raccolta per uniformarli su tutto il territorio, visto che, da un comune all’altro, la raccolta è completamente diversa. Come CoReVe stiamo conducendo a tal pro proposito due indagini separate. La prima è indirizzata al cittadino, per capire che cosa pensa e cosa sa del riciclo in modo da poter offrire un servizio di informazione per orientarlo verso un “riciclo pulito”. La seconda, invece, è diretta agli amministratori pubblici per capire quali sono le loro esigenze e quali sono gli strumenti che possiamo utilizzare per aiutarli ad avviare una metodologia di raccolta conveniente.

*_S.C.:_ La raccolta differenziata del vetro in Italia riesce a recuperare il 66% del materiale immesso in commercio. Tra i vostri obiettivi c’è arrivare nel futuro al 100%. Quali sono le strategie che metterete in campo per recuperare anche quel 34% che ancora manca all’appello?*
*_E.C.:_* Diciamo che a noi il 66% va già bene e lo consideriamo un risultato importante anche perché ci sono alcuni Comuni in Italia in cui si fa a fatica la differenziata. Recuperare tutto il restante 34% sarà un po’ difficile e arrivare al 100% non è un’impresa agevole perché il materiale, una volta raccolto, deve poi essere “pulito”, con conseguenti “perdite”. Attualmente una parte del materiale frantumato, infatti, non può essere utilizzata perché non è possibile verificarla con i sensori ottici delle macchine di controllo. In questo modo la parte “sottile” non può essere riciclata. Per questo per noi il 66% è già una percentuale elevata perché noi raccogliamo il vetro indistinto per colore e possiamo successivamente riciclarlo solo nel vetro verde o nel vetro ambra, quindi in vetro colorato. Noi riusciamo a riciclare il 66% del materiale partendo dal prodotto colorato che, sul totale della produzione, rappresenta il 60%. Solo il 40% della produzione nazionale è infatti rappresentato dal vetro bianco. Ciò significa che sul colorato immettiamo percentuali molto superiori al 66%. Per fare di più dovremmo riuscire a distinguere e selezionare il vetro colorato da quello chiaro attraverso i lettori ottici. Lettori di cui i proprietari degli impianti devono attrezzarsi, come abbiamo più volte suggerito. Se riusciamo a dividere il vetro chiaro da quello colorato potremo accedere anche a quel 40% di produzione di vetro bianco che attualmente non è possibile raggiungere con il riciclo.

*_S.C.:_ Rispetto agli altri paesi europei come giudica l’andamento della raccolta del vetro in Italia?*
*_E.C.:_* Come quantità sicuramente giudico la raccolta italiana buona anche perché in Italia si dichiara il riciclato mentre in altre nazioni europee si riescono a raggiungere percentuali più elevate dal momento che ad essere dichiarato è il quantitativo raccolto. Due dati molto diversi visto che tra raccolto e riciclato c’è una perdita di circa il 15%. Noi quindi ricicliamo tanto, ma, come accennavo prima, ricicliamo il vetro colorato. Invece in Svizzera, Olanda e Germania, ad esempio, selezionano il vetro all’atto del conferimento con contenitori differenziati per il vetro chiaro e per quello colorato. Questi paesi possono contare su valori di riciclo magari più alti dei nostri perché potendo contare su materiali già “divisi” riescono ottenere risultati migliori.

*_S.C.:_ La cultura del riciclo parte anche dai banchi di scuola. Sono state molte le iniziative che CoReVe ha avviato in collaborazione con le scuole, come il concorso _Daily Glass,_ chiuso lo scorso aprile. State pensando ad altre campagne di sensibilizzazione indirizzate specificatamente agli studenti?*
*_E.C.:_* Sicuramente continueremo con la campagna _Daily Glass_ (un concorso bandito in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione che invitava i ragazzi a inviare periodicamente articoli, interviste e reportage sulla raccolta differenziata e il riciclo del vetro, che venivano poi selezionati e pubblicati su un portale specifico _n.d.r_) perché istruire i ragazzi è fondamentale. Sono loro a poter esercitare una forte influenza nel convincere anche i genitori più restii a riciclare. Ed è proprio attraverso i ragazzi che possiamo sensibilizzare al riciclo anche i più grandi, un obiettivo che ci spinge a riproporre anche per il futuro progetti e iniziative come quelli già avviati nelle precedenti stagioni.

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