Si conclude l'iter del decreto con la pubblicazione in GU. Il provvedimento ha avuto un’accoglienza mista, dividendo il pubblico tra soddisfatti e scontenti
(Rinnovabili.it) – Conto alla rovescia per l’entrata in vigore del nuovo Conto Termico. Il provvedimento di semplificazione è stato pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale e acquisterà efficacia al novantesimo giorno. Termina così la lunga attesa che ha accompagnato in questi mesi la pubblicazione del decreto, già ribattezzato Conto Termico 2.0. Si perché l’obiettivo di quest’atto è una sorta di auto-miglioramento. Una bassa rimuneratività e un iter troppo complicato avevano smorzato l’appeal del precedente schema incentivante lasciando quasi inalterate le risorse stanziate per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. Il nuovo Conto Termico rilancia questa forma di incentivo con una sorta di corsia preferenziale e mettendo a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le PA, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.
Il provvedimento ha avuto un’accoglienza mista, dividendo il pubblico tra soddisfatti e scontenti.
Dei primi fanno sicuramente parte ANIMA, Assoclima e Assotermica che oggi commentano così la pubblicazione in Gazzetta del decreto Conto termico. “ L’approvazione della sua revisione, – afferma Alberto Montanini, Presidente Assotermica – da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese”.
Tra le novità più importanti, ricorda Montanini, l’assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore.
Gli fa eco Assoclima, attraverso la voce del Presidente Alessandro Riello: “questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l’accesso all’incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso”.
Meno soddisfatto è il presidente di AiCARR, Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione: “Si prevedono ben 900 milioni di euro suddivisi tra privati e Pubbliche Amministrazioni, ma non è oro tutto quello che luccica. Abbiamo assistito a due criticità che rischiano di inficiare il nuovo Conto termico: prima di tutto, il ritardo per aggiornare il Conto termico a partire dal Decreto ministeriale del 2012 ed in secondo luogo la scarsa attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni che a fine 2014 hanno avuto accesso a poco più di 4 milioni di euro di incentivi rispetto ai 200 milioni di euro disponibili come dotazione complessiva ad esaurimento”.