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Bruxelles: Belgio e Portogallo si adeguino. La VAS è necessaria

I due paesi europei hanno 60 giorni di tempo per recepire la Direttiva 2001/42/CE, a meno che non vogliano essere deferiti dalla Corte di Giustizia Europea. Più attenzione quindi al completamento della VIA, addirittura assente in numerosi piani e progetti realizzati

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha fatto richiesta a Belgio e Portogallo affinché si conformino alla legislazione comunitaria inerente la valutazione ambientale strategica (VAS).
L’attuale direttiva sulla VAS prevede infatti, nel caso di progetti che potrebbero avere conseguenze sull’ambiente, la necessità di sottoporle ad una valutazione di impatto ambientale che poi deve essere integrata alla documentazione di progetti e programmi.
La vigente normativa, nei paesi sopracitati, presenterebbe delle lacune e alcune carenze che, sottolineate dal Commissario dell’Ambiente Janez Potočnik, hanno spinto Bruxelles ad inviare le missive concedendo due mesi di tempo per l’adeguamento. Qualora i paesi non dovessero conformarsi la Corte di Giustizia Europea procederà con il deferimento. Nel dettaglio la Commissione ha chiesto a Belgio e Portogallo di migliorare l’attuazione della “Direttiva 2001/42/CE”:https://www.rinnovabili.it/textpattern/index.php sugli effetti determinati dai piani e dai programmi ambientali sull’ambiente. Già nel 2009 la Commissione constatò le irregolarità procedendo ad un nuovo invio di una lettera di diffida nel giugno scorso per modificare, ad esempio, nel caso del Belgio, la normativa secondo cui non sarebbe necessario, in caso della definizione di piani, progetti o programmi ambientali nei pressi della linea di confine, la consultazione degli stati limitrofi.
Per quanto riguarda il Portogallo invece le autorità non sono attualmente obbligate a divulgare agli altri Stati membri le ragioni per cui non viene effettuata una valutazione ambientale di un piano o di un programma.

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