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Nella mobilità sostenibile del 2016 meno benzina, più elettrificazione

Condivisione, propulsione elettrica, due ruote: queste le direzioni su cui si sta muovendo oggi la mobilità sostenibile

 

mobilità sostenibile energia che muove 2

 

Il 2015 ha visto la Milano dell’EXPO fare da scenario alla Giornata Mondiale dell’Ambiente il 5 giugno scorso. L’evento, istituito dall’Assemblea delle Nazioni Unite e che si celebra dal lontano 1972, la stagione passata portava lo slogan: Sette miliardi di sogni. Un pianeta. Consumare con cura’, ed era mirato a sensibilizzare tutti noi abitanti del pianeta terra ad un consumo ragionato e quanto più possibile oculato delle risorse naturali, mantenendo dunque il massimo rispetto per l’ambiente. Parte di questo ampio programma e potremmo dire, dichiarazione di intenti globale, riguarda naturalmente anche la mobilità ecosostenibile, una filosofia del movimento innovativa, che si è sviluppata negli ultimi anni e fa da contralto al diffondersi dell’approccio green ed ecosostenibile in svariati ambiti. Con lo svilupparsi di questo concetto si evolve anche la percezione dell’automobile, che si sposta dall’ambito dei beni di consumo a quello dei servizi, e passa quindi sempre più da mero oggetto di proprietà personale ad oggetto di fruibilità condivisa, sfociando dunque in uno dei fenomeni più diffusi degli ultimi tempi, il car sharing, “l’auto condivisa“, che permette di rinunciare al possesso di un mezzo privato pur mantenendo flessibili i propri spostamenti. Grazie a questa pratica molto diffusa in Italia soprattutto nel capoluogo lombardo con una flotta che conta 1.500 veicoli e 90.000 utenti, non solo si abbattono i costi relativi a manutenzione e mantenimento della vettura ma naturalmente diminuisce notevolmente l’impatto ambientale.

 

Un altro cavallo di battaglia della mobilità ecosostenibile è costituito dall’elettrificazione dei trasporti e dalla diffusione dei velocipedi elettrici a due ruote, nonché dal ritorno alle origini, ovvero alle lunghissime camminate e alle amene pedalate, che non producendo alcun tipo di emissione nociva, sono sicuramente le alternative più salutari sia per il nostro benestare che per la salute ambientale. Secondo gli studi del Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea e dell’Università di Utrecht e l’Università di Ginevra, che hanno preso in esame le l’impatto economico, ambientale e sociale delle due ruote elettriche, la diffusione di questo tipo di velocipedi in città porterebbe grandi benefici per le risorse naturali in tempi estremamente veloci.

 

Certo la mobilità elettrica, soprattutto quella a 4 ruote, non è propriamente una scelta economica, tutt’altro, ma a facilitare il passaggio dalla mobilità tradizionale a quella innovativa, sono arrivate negli ultimi tempi, soprattutto sul web, diverse aziende che si occupano della compravendita di autovetture, e che offrono servizi gratuiti di quotazione ed acquisto. Una delle ultime nate sul web 3.0 è vendo-auto.it: si tratta di una ditta che, oltre ad offrire valutazione, perizia del veicolo a costo zero e senza vincoli, pagamento tracciabile via bonifico, una volta avvenuta l’acquisto, si fa carico pure di tutta la tediosa burocrazia post-vendita, lasciando il venditore fin da subito libero di dedicarsi alla ricerca del nuovo mezzo di trasporto dal cuore green, che sia a due, o a ruote, o che abbia deciso di rimanere letteralmente a piedi.

 

*articolo redatto in collaborazione con vendo-auto.it