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Auto: Parigi pronta a sperimentare le zone ‘low emission’

La capitale francese entra a far parte, insieme a Lione, Grenoble e altri tre centri cittadini, del programma nazionale per la sperimentazione delle "ZAPA - zones d'action prioritaires pour l'air”

(Rinnovabili.it) – Per il primo cittadino Bertrand Delanoë la qualità dell’aria parigina è un punto su cui non è possibile fare compromessi. Dall’anno della sua elezione (2001) la capitale francese ha subito una vera e propria scossa sul fronte della mobilità con una serie di misure dichiaratamente votate alla sostenibilità. E dopo aver ristabilito la linea tranviaria all’interno del territorio comunale, a sessant’anni dalla loro abolizione, aver conquistato i cittadini con il programma di bike-sharig Velib ed esser pronto a riviverne il successo con il piano di car-sharing elettrico, l’amministrazione Delanoë sta per replicare sul tessuto urbano una delle eco-iniziative già intraprese da metropoli come Londra e Berlino. E’ di questi giorni la notizia che il consiglio di zona di Parigi intenda vietare alcune zone della città alle auto più inquinanti. Il progetto fa parte di un più ampio esperimento voluto dal ministero dell’Ambiente, in cui per tutto l’anno 2011 verranno testate in sei città, come Lione, Grenoble e Aix-en-Provence, quelle che in francese sono chiamate _zones d’action prioritaires pour l’air_ (Zapa), vale a dire aree a basse emissioni di inquinanti.
Denis Baupin, un funzionario ambientale nell’ufficio del sindaco, ha confermato alla stampa che i SUV e vecchie auto diesel saranno con molta probabilità i bersagli dei test in programma. E’ stato creato appositamente un comitato direttivo con il compito di studiare quattro differenti scenari in base alla loro fattibilità ambientale, sociale ed economica, e “su queste basi far emergere un disegno o uno scenario misto”.
Il Ministero dell’Ecologia dovrebbe quindi creare delle etichette per i veicoli al pari di quelle già esistenti per lavastoviglie e frigoriferi, classificati come A, B, C, D, E, F, G, scegliendo quindi quelli da vietare. Il dicastero ha spiegato che i funzionari di ogni città stanno ancora discutendo sulle modalità di funzionamento delle restrizioni (tipo di auto, quartieri interessati, orario o periodo dell’anno). “Vogliamo incoraggiare la gente ad acquistare auto meno inquinanti e i costruttori a fermarne la produzione”, ha affermato Baupin, ricordando come ancora oggi “diverse migliaia di persone muoiono a Parigi ogni anno perché il livello delle polveri sottili è troppo alto”.