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Il Friuli Venezia Giulia e la rivoluzione energetica

In preparazione la nuova disciplina del sistema energetico regionale. Obiettivi: modernizzazione della rete, efficientamento energetico, semplificazione delle procedure

rivoluzione energetica

(Rinnovabili.it) – Il Friuli Venezia Giulia si appresta a rinnovare il proprio impianto energetico regionale. L’amministrazione sta preparando un nuovo disegno di legge, le cui linee di indirizzo sono state illustrate in questi giorni alla Giunta regionale dall’assessore all’Energia, Sara Vito. Obiettivo della nuova disciplina, completare il PER, riorganizzando il sistema energetico territoriale in funzione di una maggiore semplificazione delle procedure e dell’efficientamento energetico.

“A distanza di tre anni dalla precedente legge, interveniamo nuovamente sulla complessa materia dell’energia a complemento del Piano energetico regionale che è in fase di Valutazione ambientale strategica” ha spiegato l’assessore Vito. “Il futuro disegno di legge rappresenta la chiarificazione di precetti non sempre compiutamente enunciati nella legge vigente, nonché l’organizzazione del sistema energetico regionale in un’ottica di ottimizzazione degli strumenti amministrativi di pianificazione e di gestione”.

Le direttrici su cui si muoverà il nuovo ddl saranno: modernizzazione e razionalizzazione delle reti di distribuzione, sviluppo delle fonti rinnovabili, generazione diffusa di energia, efficientamento energetico e razionalizzazione dell’uso di combustibili fossili. Il tutto in un’ottica di digitalizzazione e massima semplificazione degli iter burocratici. A tal fine, esemplificano le linee guida, verrà istituito il Sistema informativo regionale per l’energia, i cui dati saranno resi accessibili a tutti attraverso il sito istituzionale della Regione. “Saranno puntualizzate anche  – si legge nella nota stampa che accompagna l’annuncio – le competenze in capo ai diversi enti: le funzioni autorizzatorie attualmente esercitate dalle Province saranno ricondotte alla Regione, mentre i Comuni si occuperanno dei controlli sugli impianti termici e dei Piani d’ambito intercomunali che rappresenteranno l’unico documento programmatorio oltre al Piano energetico regionale, in un’ottica di semplificazione burocratica”.

Tenendo ben a mente morfologia e il contesto socio-economico del territorio, sarà inoltre incentivata l’adozione, da parte dei Comuni, dei Piani di azione per l’energia sostenibile per coinvolgere le amministrazioni municipali degli obiettivi europei per il 2020 di riduzione del 20 per cento delle emissioni di anidride carbonica e di incremento della stessa percentuale dell’uso di fonti rinnovabili.