100% rinnovabili, autosufficienza e trasporti puliti. Sono gli obiettivi delle isole minori, in prima fila nella lotta ai cambiamenti climatici
(Rinnovabili.it) – Dal 28 al 30 ottobre i delegati provenienti dalle piccole isole di tutto il mondo si troveranno alla Malta per redigere un manifesto in vista della COP 21, candidandosi a laboratorio sui cambiamenti climatici. L’appuntamento è alla sua seconda edizione, si intitola “Greening the Islands” ed è teso a far emergere la voce spesso dimenticata di queste realtà. Le piccole isole sono infatti alle prese con una triplice sfida per la sostenibilità: l’autosufficienza energetica attraverso le fonti rinnovabili, la sicurezza di approvvigionamento idrico e l’implementazione di trasporti a impatto zero.
L’evento servirà a presentare le best practices delle Isole Canarie (con El Hierro che punta a diventare la prima isola 100% rinnovabile), dell’isola danese di Samsø (che mira al “fossil free” entro il 2030), e poi delle Baleari, le Azzorre, Capo Verde, le isole greche e italiane, Cipro e i Caraibi. Alla conferenza interverranno oltre 40 relatori tra delegati di amministrazioni locali, organizzazioni internazionali e aziende che forniscono soluzioni ideali per le piccole isole.
Gianni Chianetta, Coordinatore scientifico di Greening the Islands, ha spiegato che «le isole, in quanto microcosmi, sono laboratori ideali per testare soluzioni integrate intelligenti che puntino all’autosufficienza e possano essere ambientalmente e finanziariamente sostenibili. Tali soluzioni potrebbero essere considerate modelli applicativi per il resto del mondo, per questo è fondamentale che la situazione delle isole minori sia presa in considerazione durante i negoziati sui cambiamenti climatici di Parigi».
Il meeting è orientato ad affrontare le diverse questioni puntando sulle ultime novità relative alle soluzioni energetiche che possano garantire l’autosufficienza. Verranno approfonditi, in particolare, i sistemi ibridi (rinnovabili-diesel) e i sistemi di accumulo, il ciclo dell’acqua (desalinizzazione, purificazione, di sicurezza e distribuzione) e quelli di trasporto a basso impatto ambientale.
La situazione italiana vede l’attesa per il decreto attuativo che promuoverà le rinnovabili nelle isole minori, come previsto dal decreto legge 145 del 2013. Giuseppe Taverna, coordinatore del tavolo tecnico per le Isole Minori, spera che l’esecutivo rompa gli indugi: «Abbiamo elaborato un piano ambizioso per la sostenibilità delle nostre isole minori che prevede azioni specifiche su energia, acqua, rifiuti e trasporti elettrici. Ci auguriamo di avere il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui abbiamo condiviso uno studio dettagliato e un programma investimenti nelle isole, dove persistono da oltre mezzo secolo soluzioni oramai obsolete».