Il Molise non ha ancora un sistema per il recupero dell’olio usato smaltito dai privati con il fai da te, ma promette al COOU di attrezzarsi presto
(Rinnovabili.it) – Anche nel piccolo Molise il COOU ha raccolto 665 tonnellate di oli lubrificanti a fine vita nel 2014, 555 delle quali nella sola provincia di Campobasso. Il consorzio obbligatorio degli oli usati ha reso noti i dati stamattina, nel capoluogo, durante la prima tappa molisana della campagna itinerante di sensibilizzazione ambientale CircOLIamo. La campagna punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati. Durante l’incontro di questa mattina, i ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo partecipando agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale. L’amministrazione locale, con il sindaco Antonio Battista ha promesso di attrezzarsi per la raccolta dell’olio usato che i cittadini dediti al fai da te cambiano in autonomia. Si nasconde in queste pratiche il 2% del lubrificante che ancora sfugge alla rete di recupero tessuta dal Consorzio in tutta Italia.
Nel 2014 il COOU – che coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta e di 5 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167 mila tonnellate di olio lubrificante usato, il 98% del totale raccoglibile. «I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Franco Barbetti, direttore Tecnico Operativo del consorzio – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%». Pur essendo un rifiuto pericoloso, l’olio lubrificante usato può trasformarsi in una risorsa quando inviato a rigenerazione. Secondo i dati del COOU, questo processo ha consentito (dal 1984 ad oggi) un risparmio complessivo di 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del Paese
Anche da queste esigenze nasce la campagna CircOLIamo, che in due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani. Sarà una campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera. Domani lo staff si sposterà a Termoli, dopodiché scenderà in Puglia, dove gli incontri continueranno a partire da giovedì.