Il viaggio in Nepal del Cobat raccontato a da una mostra fotografica con gli scatti della spedizione inviata sulle montagne dell'Himalaya
(Rinnovabili.it) – Gole, strapiombi e yak. Ma anche una avveniristica piramide che concilia ricerca scientifica, sostenibilità e tecnologie all’avanguardia. Questo, in sintesi, il Nepal che emerge dalla mostra fotografica Don’t forget Nepal-the essence, organizzata da Cobat, il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano.
La mostra, aperta al pubblico dal 23 settembre al 25 ottobre 2015, è stata inaugurata il 22 settembre 2015 alle ore 18 con una tavola rotonda a ingresso libero fino a esaurimento posti. Il programmaha visto la partecipazione di Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, Agostino Da Polenza, presidente del comitato EvK2-Cnr, Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, Stefano Rodi, giornalista del Corriere della Sera, nonché dell’autore degli scatti, il fotografo Enrico De Santis. Durante la serata è stato proiettato il documentario “Top RecyclingMission”, testimonianza video della missione di Cobat in Nepal, da cui origina la mostra fotografica che sarà presentata in anteprima, a seguire.
Attraverso una serie di scatti d’autore, il fotoreporter Enrico De Santis racconta il viaggio in Nepal avvenuto durante la spedizione “Top RecyclingMission”. L’impresa, compiuta nel 2013, ha portato il team di Cobat e dell’EvK2-Cnr a oltre 5.000 metri di quota, per sostituire le 15 tonnellate di accumulatori al piombo e pannelli fotovoltaici che alimentano il Laboratorio-Osservatorio Piramide, nato nel 1987 ai piedi del versante nepalese dell’Everest, con l’obiettivo di studiare i cambiamenti climatici e ambientali.
La mostra vuole offrire il proprio contributo alla promozione della raccolta fondi lanciata dall’associazione EvK2-Cnr, insieme al CESVI, per la ricostruzione di Thame, un piccolo villaggio a 3800 metri di quota sulla sinistra di Namche Bazar, completamente devastato dal terremoto dello scorso 25 aprile in Nepal.
La mostra racconta com’era il Nepal prima del terremoto, da tre prospettive diverse: Katmandu Kaos and Gods, Himalaya RecyclingMissione The Pyramid in the rock.
Tre prospettive, come tre sono le pareti della Piramide e come tre saranno le pareti allestite nel secondo chiostro del Museo, che ospiteranno 50 fotografie di grande formato accompagnate da didascalie e pannelli informativi:
Katmandu, Kaos and Gods
La capitale del Nepal, i suoi templi e le tradizioni religiose. Gli uomini, le donne e le loro religioni principali: Induismo e Buddhismo.
Himalaya RecyclingMission:
Il viaggio della spedizione ecologica Top RecyclingMission di Cobat per dare nuova energia al laboratorio scientifico più alto del mondo. Una carovana di Yak, Sherpa e Italiani tra piogge e nebbie, si è snodata tra ripidi pendii e sperduti monasteri buddisti, tra valli gelate e bandierine votive.
The Pyramid in the rock:
Il Laboratorio Piramide EvK2-CNR, una punta d’Italia nel Nepal a quota 5050 metri vicino al campo base dell’Everest. Un centro di ricerca internazionale da oltre 25 anni usato per studi sulla fisiologia umana, sull’ambiente e sul clima. In particolare per monitorare lo scioglimento dei ghiacciai, per controllare i fenomeni legati all’inquinamento atmosferico e ai mutamenti climatici.