Il National Wind Atlas of Lebanon prospetta uno scenario positivo per il paese mediorientale: l'energia eolica può colmare le carenze energetiche, nonostante le Nazioni Unite e lo stesso governo di Beirut siano cauti nel valutare le cifre.
(Rinnovabili.it) – Può l’energia eolica onshore diventare la soluzione ideale per il Libano e per la sua cronica carenza di fonti energetiche? La risposta è affermativa, almeno da quanto emerge dal National Wind Atlas of Lebanon, l’atlante che ipotizza lo sfruttamento di energie “verdi” per raggiungere 6,1 GW, vale una capacità in gradi di risponder al 75% dell’intero consumo della nazione mediorientale nel corso del 2010. Il governo di Beirut confida molto in questi studi e in questi scenari così realistici, soprattutto il ministero dell’Energia e dell’Acqua; a dire la verità, è venuto meno lo scetticismo nei confronti di cifre di tale tipo, considerate fino a poco tempo fa troppo esagerate. Secondo le Nazioni Unite, comunque, il Libano dovrebbe raggiungere il proprio obiettivo relativo alla produzione del 12% di elettricità grazie alle fonti rinnovabili a partire dal 2020: attualmente sono quattro le aree principali in cui può essere rinvenuto il potenziale eolico del paese, vale a dire la striscia di terra che va dalla città di Bsharri alla regione del Qobeiyat, e altre tre piccole zone lungo il confine orientale con la Siria. Vi sono, inoltre, alcune interessanti possibilità nell’area di Amioun, a circa una quindicina di chilometri dalla costa più vicina. La mappa non tiene però conto delle numerose popolazioni che si trovano in tali zone e nemmeno dei boschi protetti. L’atlante può però rappresentare un punto di partenza per ottenere un quadro energetico più accurato del Libano, anche se occorreranno consistenti finanziamenti per dar vita al progetto.