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Florida: correnti oceaniche per l’indipendenza energetica

Lo stato della Florida dipende eccessivamente da petrolio e gas, ma lo studio del Coaps può rivoluzionare questa tendenza: le correnti oceaniche, più lente del vento ma anche più dense e quindi potenti, sono la soluzione individuata dallo scienziato Mark Powell per ottenere l'indipendenza energetica.

(Rinnovabili.it) – Gli scienziati e i ricercatori del Coaps (Center for Ocean-Atmospheric Prediction Studies) sono pronti a smentire i dati statistici che disegnano la Florida come uno stato scarsamente dipendente dalle fonti rinnovabili. In realtà attualmente oltre tre quarti dell’energia prodotta deriva direttamente da risorse quali petrolio e gas naturale, eppure una soluzione per invertire la tendenza ci sarebbe ed quella elaborata da Mark Powell. Powell, scienziato presso il già citato centro, è convinto che la Florida possa diventare in breve tempo totalmente indipendente dall’energia tradizionale e che a questo traguardo possano contribuire venti ed oceani. Il piano che il Coaps intende approntare si basa essenzialmente sull’istallazione di aerogeneratori offshore e idro-turbine sottomarine in grado di sfruttare le due risorse naturali che non mancano al paese. Come ha precisato lo stesso Powell, però, l’energia prodotta dovrà essere massiccia: “Le stime attuali sono fatte un po’ a spanne, ma comunque si potrebbe aggirare attorno ai dieci gigawatt totali, vale a dire quanto prodotto da dieci impianti nucleari”. I ricercatori non sono affatto spaventati dalle difficoltà insite nello sfruttamento delle correnti oceaniche. Un’altra ricercatrice, Alexandra Bozec, ha aggiunto altri elementi per essere ottimisti circa il progetto: “Non c’è dubbio che le correnti siano più deboli del vento, ma l’oceano ha una propria densità ed è proprio questa la sua forza, visto che la potenza ottenuta è più intensa di quella di un impianto eolico”.