Ad UnoMattina si è parlato di mobilità sostenibile. Tecnologie e realtà a confronto hanno tracciato l'ipotesi di un futuro a basse emissioni
Sarà l’auto elettrica la protagonista della mobilità del futuro? Una domanda importante dalla quale ha preso il via il servizio mandato in onda durante la puntata odierna della trasmissione Rai *Uno Mattina*, alla quale ha preso parte il nostro direttore Mauro Spagnolo.
Un focus che ha chiarito il funzionamento delle colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli e ha descritto, grazie all’intervento del direttore di Rinnovabili.it Mauro Spagnolo, un panorama chiaro e completo sulle tecnologie di mobilità alternativa a disposizione sul mercato e il loro funzionamento, cercando di avvicinare i consumatori ai veicoli del futuro. Un futuro che potrebbe prendere il via dalla città di Parma come ha avuto modo di raccontare Giuseppe Pinelli della società Distribuzione Energia Elettrica Parma. Con il sostegno di quest’ultima infatti sarà possibile realizzare il progetto *ZEC, Zero Emission City,* spiegato in studio direttamente da uno dei responsabili, Carlo Iacovini. Con ZEC la città emiliana diverrà il primo laboratorio elettrico d’Italia: si organizzeranno innanzitutto flotte aziendali elettriche mettendo a disposizione di privati e pubblici cittadini infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati con energia certificata prodotta soprattutto da impianti fotovoltaici che saranno in grado di riconoscere il consumatore attraverso una tessera di identificazione a radiofrequenza. Mobilità a basso impatto ambientale ed energia prodotta da fonte rinnovabile saranno quindi alla basi del processo di diffusione dei nuovi mezzi di trasporto, che, secondo quanto annunciato da Iacovini, dovrebbe contare i 100 esemplari in circolazione entro l’inizio del 2012, con la speranza di raggiungere i mille entro il 2015.
Ma cosa significa mobilità elettrica? A spiegarlo al conduttore Michele Cucuzza, il nostro direttore Mauro Spagnolo che ha fornito una panoramica sulle tecnologie a disposizione e sulla possibilità che queste si diffondano sul territorio se adeguatamente supportate da incentivi all’acquisto, al momento non previsti a livello nazionale, e dalla presenza di infrastrutture di ricarica che ne permettano l’approvvigionamento in tutta sicurezza. Con un’autonomia che arriva anche ai 140 km l’auto elettrica, nonostante i costi di acquisto ancora elevati, rappresenta una delle alternative, insieme alla tecnologia ibrida,
tra le migliori sul mercato con un pieno di elettricità che al consumatore viene a costare una media di 3 euro. Per risolvere però il problema della sosta forzata in attesa del “pieno di energia” la tecnologia sta testando, ricorda Spagnolo, sistemi che prevendo la sostituzione di batterie esauste con alimentatori carichi, operazione che richiede solo poche decine di secondi. E per chi viaggia su due ruote? Accanto ai motorini elettrici la più maneggevole bicicletta a pedalata assistita, dotata di un piccolo motore e di una batteria elettrica che alleggeriscono la fatica del ciclista. Con un’autonomia di 80/100 km offrono una valida alternativa per chi si sposta in città con la possibilità, una volta arrivati a casa o in ufficio, di staccare la batteria e trasportarla come una valigetta per poi ricaricarla collegandola ad una comune presa della corrente.