Nasce dal corpo di ricerca dell'Università di Hertfordshire un prototipo di abitazione ad alta efficienza energetica in grado di inviare messaggi se uno dei suoi abitanti è malato o di imparare ad adattarsi alla routine quotidiana di chi vi abita
(Rinnovabili.it) – L’evoluzione 2.0 dell’attuale domotica ha già un nome, è *Interhome*, la prima casa capace di imparare dai propri residenti e prendere in maniera autonoma decisioni per aumentarne il confort tenendo sempre d’occhio i consumi. Ma i ricercatori dell’Università di Hertfordshire, promotori del progetto, si sono spinti anche oltre cercando di mettere a punto un prototipo che addirittura monitorasse la salute dei suoi inquilini attraverso un sistema di sensori wireless da legare al polso dei proprietari e comunicante con il cervello domotico.
Interhome comprende unità modulari dal design personalizzato e si basa su sistemi standard di domotica che sono stati adattati in modo che la casa ‘apprenda’ e ‘si adatti’ agli stili di vita dei suoi abitanti. Il prototipo, sviluppato all’interno di una casa delle bambole, integra microprocessori con i sistemi di controllo automatizzati, in modo da fornire al proprietario sicurezza e risparmio energetico monitorando il tutto anche da browser, smartphone o qualsiasi telefonino in grado di inviare SMS. “Interhome supera i suoi attuali competitors grazie alla sua modularità, flessibilità, e capacità di imparare dalla nostra routine”, ha spiegato Johann Siau, a capo del progetto. “La tecnologia consente al sistema di imparare rapidamente quando abbiamo bisogno delle luci accese oppure se siamo a casa o al lavoro e come adattarsi a quei determinati momenti della giornata”.
Attraverso questo approccio, i ricercatori sono convinti di potere tagliare sensibilmente gli sprechi energetici domestici e fare la differenza nelle statistiche nazionali della CO2, se Interhome venisse installato in abbastanza case. Il “prototipo è attualmente in fase di sperimentazione”:https://www.youtube.com/watch?v=_f4VMgibqec a livello industriale e il team guidato dal signor Siau sta collaborando con il Building Research Establishment dove stanno per installare il sistema in due delle loro case dimostrative.